Sciopero Unicobas il 19, i Cobas spostano la protesta al 31

Scuola, la tregua sta per finire

ROMA - Il ministro Moratti tira dritto per la sua strada, una consistente fetta di sindacato è decisa a renderle la vita difficile nelle scuole. Slitta dal 27 al 31 ottobre, per decisione della commisione di garanzia, lo sciopero generale della scuola indetto dai Cobas, che prevede anche una manifestazione nazionale a Roma nello stesso giorno. È invece confermata per il 19 ottobre la protesta degli Unicobas. Gli scioperi proclamati dai due sindacati autonomi assumono però, alla luce dell'attacco Usa contro l'Afghanistan, anche un ulteriore significato: l'occasione per dire 'nò alla guerra.
Lo sciopero di fine ottobre servirà, sottolineano i Cobas, a dire no alla «Finanziaria di guerra: che cancella 44.000 cattedre (tutti gli "spezzoni" inferiori alle 18 ore settimanali) e decine di migliaia di posti di lavoro, che introduce l'aumento coatto dell' orario per i docenti (almeno 6 ore in più settimanali), che espelle precari (niente più supplenze fino a 30 giorni di assenza del personale) e che distrugge gli organi collegiali».
I Cobas chiedono, invece, una «Finanziaria di pace che aumenti di almeno 10.000 miliardi gli investimenti nella scuola pubblica, per istituire ovunque scuole materne ed elementari con il tempo pieno, per dare a docenti e Ata uno stipendio europeo, per una riforma che porti l'obbligo scolastico a 18 anni e dia un pre-salario a tutti gli studenti dopo i 16 anni».
Confermato, invece, lo sciopero indetto dall'Unicobas per il 19 ottobre «contro la linea del governo», con due distinte manifestazioni nazionali a Roma: il Pubblico impiego e i lavoratori del privato, ha reso noto l'organizzazione, manifesteranno sotto Montecitorio a partire dalle ore 10.00, mentre l'appuntamento per i lavoratori della scuola è sotto il ministero dell'Istruzione per la stessa ora.