Windows XP

Riuscirà Windows XP, l'ultima piattaforma software di casa Microsoft, a frenare la recessione nell'alta tecnologia? Il settore dei computer era già in brusca frenata prima dell'assalto al World Trade Center e ora rischia di affondare ulteriormente nelle incertezze dell'economia depressa e di guerra. Così il debutto del nuovo prodotto, che avverrà il 25 ottobre, assumerà anche senza volerlo il carattere di un test della capacità del mercato hi-tech di reagire innescando un nuovo flusso di acquisti. Non c'è dubbio che si tratti del più significativo salto in avanti dell'azienda di Bill Gates dopo il Windows del 1995: dopo 20 anni di onorato servizio sparisce definitivamente dalla pancia dei computer ogni ricordo dell'originale Dos e ora il nuovo sistema a finestre, accompagnato dalla sigla XP (Experience), si presenta come un software tutto nuovo, frutto di un ridisegno completo dell'architettura sottostante. Due le novità più importanti: intanto la robustezza perché, a differenza dei sistemi precedenti, il nuovo Windows non dovrebbe più generare quei ripetuti blocchi del sistema che costringono gli utenti a «uscire e rientrare». La seconda è l'esplicito orientamento alla rete dell'intero sistema: tutto il software di base è stato ripensato in un'ottica in cui il Pc sia normalmente connesso a una rete, anziché episodicamente, e questo è il frutto della lezione Internet che la Microsoft ha avvertito in ritardo.
Molto più controverse sono le nuove politiche di prezzi, che stanno per essere inaugurate da Microsoft e che potrebbero risolversi in un aggravio dei costi delle licenze d'uso.
Al debutto di Windows XP affidano comunque nuove speranze di fatturato i produttori di computer perché la frenata degli investimenti è stata vistosa, da qualche mese a questa parte. Il nuovo software è assai esigente quanto a potenza di calcolo richiesta, a memoria di lavoro e a memoria-disco. La sua installazione non è consigliabile su computer antecedenti all'anno 2000 e dunque molti potrebbero cogliere l'occasione e decidere di cambiare il proprio personal, anche se non ne avevano un bisogno assoluto. Quanti saranno a farlo è esattamente l'interrogativo che agita i sonni di Compaq, Hewlett Packard e Dell.

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