da Il Sole 24 Ore
Venerdí 05 Ottobre 2001Si sbloccano le trattative per i presidi
Marco Ludovico
(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Riparte la trattativa per il contratto dei dirigenti scolastici. Ieri all'Aran si sono incontrati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Anp-Cida (l'associazione nazionale presidi e direttori didattici). L'ultima riunione per la vertenza si era svolta a maggio, poco prima della pausa elettorale. Sul tavolo c'è la nuova disciplina del lavoro dei 10mila capi di istituto, dirigenti per legge già dal 1° settembre 2000. E, soprattutto, ci sono le nuove risorse: 124 milioni di euro (pari a 240 miliardi di lire), destinati al 2001. Una cifra tutto sommato accettabile per Cgil, Cisl e Uil, non del tutto sufficiente per lo Snals, insufficiente per l'Anp. Questo è l'umore delle posizioni in campo, mentre si entra nella stretta finale. La chiusura del contratto, a questo punto, sembra ormai un'ipotesi ragionevole. Ma molto probabilmente ci saranno ancora alcuni passaggi tortuosi. L'Anp sta tentando il tutto per tutto, per dimostrare all'Aran e soprattutto al Governo che sul bilancio di quest'anno ci sono ancora risorse che consentirebbero di racimolare diverse decine di miliardi. Critico sull'entità dei fondi disponibili anche il segretario generale dello Snals Fedele Ricciato: «La riapertura del negoziato per il primo contratto sulla dirigenza è un fatto positivo. Certamente non è positivo che le risorse siano rimaste invariate rispetto al maggio scorso. Il problema rimane un'equilibrata distribuzione dei soldi, fermo restando che lo Snals farà la sua battaglia, in un tavolo politico, per incrementare le risorse aggiuntive». Sostiene Giorgio Rembado, presidente dell'Anp: «Le risorse sono per ora insufficienti. Abbiamo presentato una proposta dettagliata di recupero dei soldi, che consentirebbe di chiudere questa vertenza con una soluzione perlomeno dignitosa». In arrivo 121 milioni di euro per i "super-docenti". Ieri è stato firmato un accordo tra il ninistero dell'Istruzione e Cgil, Cisl, Uil e Snals, che stanzia per quasi 60mila docenti la somma di 121 milioni di euro, pari a 234 miliardi di lire. Si tratta di una somma a testa di 1.500 euro (pari a 3 milioni di lire) lordi annui, destinati all'anno scolastico appena cominciato. I docenti con "funzione obiettivo" sono insegnanti particolarmente impegnati nelle attività didattiche, di gestione e di formazione all'interno degli istituti scolastici pubblici. Nuovi contratti registrati al Tesoro. Il Ministero dell'Economia ha reso noto di aver «elaborato altri 74.771 contratti del personale della scuola, trasmessi per via telematica dal ministero dell'Istruzione». Agli interessati, fa sapere il ministero di viale XX settembre, lo stipendio di settembre sarà liquidato l' 11 ottobre, in caso di accredito in banca o alla posta; il 16 ottobre; presso le tesorerie provinciali o agli uffici postali, se il pagamento è in contanti.