Nasce in Europa la nuova rete per il Web

Al via il progetto "DataGrid" per la condivisione flessibile di dati, strumenti e risorse di calcolo

E' la sfida tecnologica del futuro. Così hanno definito ieri il nuovo progetto "Datagrid" gli esperti che hanno presentato, presso la sede del Cnr di roma, lo sforzo scientifico europeo che punta a creare una nuova internet. L'iniziativa, promossa dal Cern assieme ad altri partner tra i quali il Cnr, Infn, Datamat e Itcirst di Trento, prevede la realizzazione di una rete Internet di nuova generazione che permetterà la condivisione flessibile di dati, strumenti e risorse di calcolo.
La nuova visione della rete, sviluppata recentemente negli Stati Uniti dove l'hanno battezzata, appunto, "Grid" consiste in un nuovo software, o "grid middleware", che permetterà a chiunque di accedere, in modo semplice e trasparente, alle enormi risorse di calcolo distribuite in tutto il mondo. Sarà l'Unione europea, per competere ad armi pari con gli Usa nell'innovazione tecnologica, a fare da "madrina" al progetto che dovrà svilupparsi in tre anni. Per questo sono stati già stanziati circa 20 miliardi di lire. I risultati del progetto saranno applicati ad alcuni dei maggiori esperimenti scientifici condotti in Europa sulla fisica delle particelle, la biologia e la sorveglianza terrestre tramite satellite e consentiranno, in futuro, nuovi modi di utilizzazione dell'informatica. Entro l'anno verranno effettuati i primi esperimenti per la creazione di DataGrid, la futura rete che permetterà a tutti i ricercatori di avere a disposizione attraverso il proprio Pc una capacità di calcolo che oggi possiedono solo i grandi centri dotati di supercomputer.
Il concetto di base è semplice. Dato che solo poche persone o organizzazioni sono in grado di utilizzare appieno le capacità di elaborazione dei propri computer, si è deciso di sfruttare attraverso Internet tali risorse inutilizzate per risolvere quei problemi di calcolo che necessitano di molta più memoria e potenza di calcolo di quanta ne sia generalmente disponibile. "L'idea iniziale ha detto il responsabile del Cern per DataGRID, Fabrizio Gagliardi è nata proprio in vista della valanga di dati che saranno prodotti dal futuro acceleratore LHC (Large Hadron Collider) in costruzione a Ginevra. Si prevede infatti la necessità di elaborare in tempo reale e immagazzinare un flusso di 100 megabyte al secondo di dati scientifici e gestirli in modo che siano accessibili a tutti i 1.800 ricercatori che collaborano con il Cern in 150 istituti di 32 Paesi. Una volta messo a punto, inoltre ha proseguito Gagliardi il sistema DataGrid non sarà brevettato o coperto da copyright, ma sarà messo gratuitamente a disposizione di tutti". Uno degli obiettivi principali di DataGrid ha concluso Gagliardi è di "sviluppare e organizzare dimostrazioni del software necessario per la gestione di queste risorse messe in comune. DataGrid dovrà inoltre coordinare i progetti nazionali condotti in Europa ".
"Oltre a campi come la fisica, la biologia, ecc. DataGrid potrà avere vastissimi impieghi anche nel settore spaziale", ha sottolineato Luigi Fusco, dell'EsaEsrin.