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Test a Bari, punire i disonesti
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1. Test a Bari, punire i disonesti
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da Il Messaggero
Martedì, 2 Ottobre 2007

Test a Bari, punire i disonesti

Lettera aperta a Mussi da parte di una studentessa delusa
Buonasera Ministro Fabio Mussi, sono una studentessa delusa che il 4 settembre aveva svolto il test di medicina a Bari e lo aveva passato onestamente. Finalmente, dopo uno studio ininterrotto, dagli esami di stato, senza tregua, mi ero illusa, come molti altri ragazzi, di aver raggiunto il mio scopo, che il mio sogno si fosse avverato, il sogno per il quale, io e gli altri ragazzi, siamo stati disposti a sprecare la nostra estate, sfiniti dopo gli esami, ancora sui libri. E poi? Come neve al sole, questo sogno è improvvisamente svanito, improvvisamente ci è stato negato ciò che avevamo conquistato con fatica, dopo la scelta del rettore Petrocelli di annullare tutti i test a causa di accertati brogli da parte di alcuni studenti durante la prova concorsuale.

Leggendo i giornali e ascoltando i vari telegiornali, ho potuto constatare come sia lei ministro, sia l'Avvocatura di Stato, che il sindaco di Bari Emiliano, che l'assessore regionale alla Pubblica istruzione Lomelo, come anche il presidente della Regione Vendola, abbiate preso le distanze dal provvedimento di annullamento deciso dal rettore Petrocelli, il quale oltre ad annullare i test, aveva affermato che anche gli studenti indagati avrebbero potuto ripetere il test. In seguito, il rettore aveva però dichiarato che se avesse ricevuto dalla procura tutti i nomi degli studenti che avevano truffato, in modo da poter circoscrivere il campo degli indagati, avrebbe provveduto alla revoca dell’annullamento e all’esclusione degli inquisiti dalla graduatoria di merito. Decisione, questa, subito intrapresa dal rettore Pacetti dell’università politecnica delle Marche, ove le lezioni di medicina, infatti, sono oggi cominciate.

Invece, proprio stasera il rettore, dopo aver ricevuto dalla procura i restanti nomi degli indagati, annuncia la ripetizione delle prove di medicina e chirurgia ed odontoiatria e protesi dentaria per i giorni 17 e 18 ottobre, contraddicendo nuovamente quanto precedentemente esposto, giustificando la scelta “per la possibile emersione di ulteriori elementi di prova a carico di altri candidati” (barilive.it). E per la presunta colpevolezza di alcuni altri studenti è giusto annullare la prova agli onesti?

Qualunque possa essere il livello accertato o ancora potenzialmente da accertare di inquinamento delle prove, gli studenti non coinvolti nelle indagini hanno diritto a vedersi riconosciuto il superamento delle prove. L’Università ha sempre sostenuto di aver garantito la massima regolarità delle prove e non può smentire se stessa annullando le prove concorsuali. Gli unici che devono pagare per quanto è accaduto sono quelli di cui si ha prova che abbiano violato le regole del bando di ammissione, a prescindere da ciò che deciderà in merito la magistratura.

Mi auguro, e con me tutti gli altri studenti onesti, che lei ministro faccia l’unica cosa che può rendere realmente credibile l’impegno per la moralizzazione dell’Università: punire i disonesti e premiare i meritevoli. La decisione di annullare i test, al di là delle buone intenzioni, produce il risultato esattamente contrario. Le persone per bene e di buon senso percepiscono la scelta di annullare i test come l’ennesima ingiustizia ai danni degli onesti ed l’ulteriore penalizzazione di coloro che rispettano le regole. Le persone per bene e di buon senso non capiscono perché, a fronte degli stessi fatti, degli stessi indagati e degli stessi sospetti di inquinamento, le prove vengano annullate a Bari e non ad Ancona e Chieti, quasi che la valutazione del diritto sia diversa da città a città. E non capiscono perché, se la principale ragione dell’annullamento a Bari si basa sul sospetto che l’inquinamento delle prove sia più ampio di quello accertato, non vengano annullati i test in tutta Italia, poiché dappertutto si nutrono sospetti che vi siano state irregolarità. Essi, dunque, percepiscono tutto questo come ingiustizia, accrescendo un sentimento, già purtroppo diffuso, di sfiducia verso la politica, la giustizia e le istituzioni.

Per parte mia e dei miei colleghi onesti, comunque, tuteleremo i nostri diritti in ogni sede, anche per il risarcimento dei danni che stiamo subendo. Mi auguro che lei ministro Mussi possa intervenire il più celermente possibile affinché una tale ingiustizia non si concluda, affinché le prove concorsuali svolte restino valide, escludendo gli inquisiti.

La ringrazio anticipatamente per un Suo gentile intervento,
cordiali saluti

Federica Buzzacchino


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Date: 02 Oct, 2007 on 20:22
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