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Tagli al sostegno scolastico: il dibattito sui banchi del parlamento
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1. Tagli al sostegno scolastico: il dibattito sui banchi del parlamento
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da SuperAbile
Giovedì, 13 Settembre 2007

Tagli al sostegno scolastico: il dibattito sui banchi del parlamento

Si levano le proteste di deputati e senatori: alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, sono quattro gli atti depositati presso gli uffici di presidenza di Camera e Senato. Diversi schieramenti, un’unica denuncia: troppo pochi gli insegnanti per gli alunni disabili

ROMA - Ricomincia la scuola ed è subito tempo di disagi per i ragazzi disabili. Ancora una volta sugli studenti e sulle loro famiglie incombono i "tagli" nel numero degli insegnanti di sostegno. Lo conferma anche il "termometro parlamentare" delle interrogazioni. Alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva del Parlamento sono già quattro infatti gli atti depositati presso gli uffici di presidenza di Camera e Senato. Tre a Palazzo Madama e uno a Montecitorio. E tutte le interrogazioni, presentate da parlamentari dei diversi schieramenti, presentano un'unica denuncia.

Se l'ulivista Roberto Manzione, con un'interrogazione supportata dalle firme di un altro senatore dell'Unione e di quattro di Rifondazione comunista, parla di "drastici ed incomprensibili tagli che colpiscono proprio i soggetti più deboli ed esposti", non sono da meno gli atti altri atti, con Antonio Gentile di Forza Italia che denuncia "gravi disservizi ed allarme sia tra i docenti che tra i genitori che si vedranno, loro malgrado, costretti a ricorrere alle autorità competenti per tutelare il sacrosanto diritto allo studio per i ragazzi disabili". E ancora Antonio De Poli dell'Udc che spiega: "Non si possono fare risparmi sulle spese dei più deboli, riducendo ancor di più la qualità dell'integrazione scolastica", mentre gli azzurri Francesco Brusco ed Egidio Ponzo, con un'interrogazione presentata alla Camera, se la prendono con "le improvvide decisioni adottate dalle Autorità scolastiche" che hanno prodotto "la mobilitazione dei genitori degli alunni interessati e dei sindacati del settore scuola". Manzione tra l'altro ricorda che a pochi giorni dall'avvio del nuovo anno scolastico, molte organizzazioni sindacali hanno rappresentato il drammatico taglio che ha colpito gli insegnanti di sostegno per alunni disabili.

Sono molte le province (Salerno, Cosenza, Potenza, Treviso) nelle quali si registrano tagli assolutamente incompatibili con la necessità di adeguare le "cattedre di sostegno" al nuovo parametro (1,43 invece che 1,35) previsto nella finanziaria. Fin qui la denuncia.

Ma sono simili anche le richieste contenute negli atti, con Manzione che chiede immediati provvedimenti per dare soluzione alle situazioni più drammatiche e De Poli che vuole sapere quali iniziative saranno adottare dal governo per tutelare l'integrazione e la formazione degli studenti disabili. Gentile chiede di sapere se l'esecutivo non ritenga opportuno intervenire urgentemente al fine di ristabilire il diritto al lavoro degli insegnanti di sostegno e ristabilire anche un equilibrio sociale della categoria dei diversamente abili e sulla stessa lunghezza d'onda è anche la richiesta dei colleghi di partito Brusco e Ponzo. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, dopo le assicurazioni date durante lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata il primo agosto, è chiamato nuovamente a rispondere.

Di seguito il testo delle quattro interrogazioni:

1.
MANZIONE, ALBONETTI, SODANO, CAPELLI, GAGLIARDI, VANO, ROSSA - Al Ministro della pubblica istruzione - Premesso che:
il 1° agosto 2007, replicando ad un'interrogazione a risposta immediata dell'on. Alba Sasso, il ministro Fioroni precisava che - pur nel rispetto del vincolo alla riduzione dei costi contenuta nella scorsa legge finanziaria - nessun taglio avrebbe interessato i "docenti di sostegno"; analoga rassicurazione veniva sostanzialmente rappresentata con il comunicato stampa del 2 agosto 2007;
a pochi giorni dall'avvio del nuovo anno scolastico, molte organizzazioni sindacali hanno invece rappresentato il drammatico taglio che ha colpito gli insegnanti di sostegno per alunni disabili;
in molte province (Salerno, Cosenza, Potenza, Treviso) si registrano tagli assolutamente incompatibili con la necessità di adeguare le "cattedre di sostegno" al nuovo parametro (1,43 invece che 1,35) previsto nella finanziaria;
tale situazione appare ancor più incomprensibile ove si accertasse che effettivamente c'è stato un incremento di oltre il 5% delle iscrizioni degli alunni diversamente abili, cosa questa che annullerebbe ogni effetto negativo riconducibile all'aumento del coefficiente di rapporto docente/alunni;
non è assolutamente possibile operare drastici ed incomprensibili tagli che colpiscono proprio i soggetti più deboli ed esposti,
si chiede di conoscere:
quale sia allo stato l'effettiva previsione di riduzione degli organici della scuola;
in che misura colpisca il sostegno agli studenti diversamente abili;
quali immediati provvedimenti si intendano assumere per ovviare alle situazioni più drammatiche.

2.
DE POLI - Al Ministro della pubblica istruzione - Premesso che:
le associazioni che si occupano dei giovani portatori di handicap sono in allarme in quanto una recentissima direttiva del Ministero della pubblica istruzione ha definito un taglio dei posti dei docenti di sostegno. Agli ex provveditorati è già stato comunicato l'obbligo di effettuare tagli rispetto l'organico di fatto. A Messina i tagli sono di 43 posti, nel Lazio la stima è di 400 posti, in Lombardia 242, in Emilia Romagna 273 e la stessa valutazione risulta per il Veneto e le altre regioni;
la situazione è ancora più grave in quanto il numero degli alunni certificati con disabilità è in crescente aumento;
l'art. 1, comma 605, lettera b), della legge finanziaria per il 2007 assegna i posti di sostegno sulla base di un progetto individualizzato, per garantire le effettive esigenze degli alunni con disabilità. Ma questo articolo non è ancora stato applicato e ancora non è stato emanato il previsto decreto interministeriale dei Ministeri della pubblica istruzione e della salute che garantirebbe la conferma della media nazionale di un posto di docente di sostegno ogni due alunni certificati con disabilità;
non si possono fare risparmi sulle spese dei più deboli, riducendo ancor di più la qualità dell'integrazione scolastica,
si chiede di sapere quali provvedimenti il Ministro in indirizzo adotterà per tutelare l'integrazione e la formazione degli studenti disabili.

3.
GENTILE - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della pubblica istruzione - Premesso che:
il Direttore generale della pubblica istruzione dell'Ufficio regionale di Catanzaro ha disposto misure urgenti per la definizione degli organici secondo quanto stabilito dalla legge 27 dicembre 2002, n. 289, art. 35;
lo stesso Direttore generale con decreto del 12 luglio 2007 autorizzava, per l'anno scolastico 2007-ང, nella provincia di Cosenza il funzionamento di 454 posti di sostegno in deroga ed in aumento a quelli già istituiti di diritto in organico nel numero di 708 cui, con decreto del Direttore generale del 23 febbraio 2007, erano già stati aggiunti altri 183 posti di sostegno, per un totale di 1.345 posti per sopperire alle esigenze pervenute dagli uffici scolastici;
a seguito degli ingiustificati tagli disposti dal Ministero, l'Ufficio scolastico di Catanzaro ha decurtato 104 posti del contingente già assegnato alla provincia di Cosenza;
con tale provvedimento la provincia di Cosenza viene discriminata e penalizzata di ulteriori 18 posti in meno rispetto all'anno 2006-གྷ nonostante la richiesta in aumento da parte dei dirigenti scolastici ed il sostegno per gli alunni diversamente abili per l'anno 2007-ང
questi tagli sono avvenuti improvvisamente nel momento in cui l'ufficio provinciale scolastico di Cosenza stava provvedendo ad effettuare le operazioni di assegnazione del personale di sostegno nelle scuole;
tutto ciò ha creato gravi disservizi ed allarme sia tra i docenti che tra i genitori che si vedranno, loro malgrado, costretti a ricorrere alle autorità competenti per tutelare il sacrosanto diritto allo studio per i ragazzi disabili,
si rammenta, infine, che la Calabria è la Regione più penalizzata e che il Governo con queste improvvide iniziative non solo danneggia il mezzogiorno ma getta nello sconcerto le categorie più deboli che vivono in un assoluto stato di precarietà,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno intervenire urgentemente al fine di ristabilire il diritto al lavoro degli insegnanti di sostegno, ma principalmente per ristabilire un equilibrio sociale della categoria dei diversamente abili.

4.
BRUSCO e PONZO. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che:
nella circolare relativa al «Piano di istituzione di posti di sostegno 2007/2008» elaborato dall'Ufficio scolastico provinciale di Salerno (USP), emanata il 3 agosto 2007, sono ripartite alle scuole della provincia 1931 cattedre di sostegno agli alunni con disabilità, con una riduzione rispetto all'organico dello scorso anno scolastico di 355 posti ed un taglio rispetto alle richieste delle scuole di ben 875 posti;
per tale decurtazione di posti vengono addotti due ordini di motivi: il primo, puramente economico, come tentativo di attuare i risparmi previsti dalla legge Finanziaria 2007; il secondo relativo ad un presunto eccesso di docenti di sostegno nella provincia di Salerno, che sarebbe più alto di altre province;
quanto al primo motivo non risulta all'interrogante nessuna espressa disposizione di riduzione delle risorse e del personale insegnante di sostegno nell'ambito della legge Finanziaria 2007; quindi la riduzione disposta deve obiettivamente far capo alle limitazioni relative alla crescita numerica del personale pubblico ed alla limitazione del precariato; ciò però non spiega la riduzione dei posti assegnati rispetto all'anno scorso; peraltro in tal modo si mortifica anche la possibilità di lavoro e la professionalità dei numerosi docenti di sostegno della provincia salernitana;
rispetto invece al secondo motivo addotto per la riduzione delle cattedre di sostegno, occorre ricordare che la provincia di Salerno è tra le più estese di Italia e comprende ben 158 comuni molti dei quali montani; è quindi impossibile che un unico insegnante possa seguire alunni disabili residenti in zone molto distanti tra loro;
la legge 5 febbraio 1992 n. 104, «Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate», stabilisce le modalità di assistenza e di integrazione sociale, nonché la parità dei diritti dei soggetti in situazione di handicap, enunciando anche il diritto all'istruzione ed alla integrazione degli alunni in situazione di handicap, tramite predisposizione di un piano educativo individualizzato predisposto da una equipe multi disciplinari, seguito da un docente specializzato;
pertanto in attuazione dei diritti della persona enunciati nell'articolo 3 della Costituzione, la scuola deve rendere applicabile il diritto allo studio attuando percorsi di apprendimento personalizzati e motivanti (supportati dalla disponibilità di materiali e strumenti differenziati ed impiegando risorse professionali specializzate) e a rimuovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della personalità; non esistendo istituti specializzati nell'istruzione dei disabili nel salernitano tale diritto può essere attuato esclusivamente mediante i docenti di sostegno;
le improvvide decisioni adottate dalle Autorità scolastiche hanno prodotto la mobilitazione dei genitori degli alunni interessati e dei sindacati del settore scuola, che hanno preannunziato una serie di mobilitazioni e di iniziative -:
se non ritenga che il Piano di istituzione di posti di sostegno 2007/2008 elaborato dall'Ufficio scolastico provinciale di Salerno (USP) su indicazione dell'Ufficio scolastico regionale non contrasti con i principi di garanzia di istruzione e di integrazione sociale che la scuola rappresenta;
se non ritenga opportuno riesaminare le disposizioni emanate nel senso di garantire agli alunni disabili la fruizione dei diritti costituzionalmente garantiti e di tutelare il diritto al lavoro degli insegnanti di sostegno. (dp)


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Date: 13 Sep, 2007 on 22:10
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