Il preside si scusa: "Soltanto un refuso sul nostro sito", ma il ministro Fioroni manda gli ispettori allo storico istituto

Convitto nazionale, bufera handicap.
Argentin denuncia: "Diversamente abili non accettati alle medie".

Gabriele Isman

ROMA. «La scuola privata Convitto nazionale di Roma Vittorio Emanuele II, in piazza Monte Grappa, non accetta, nella scuola media, alunni portatori di handicap»: a Ileana Argentin, delegata del Campidoglio per le politiche dell´Handicap, è bastata una visita al sito Internet dello storico istituto del quartiere Prati per scoprire la notizia e dettare parole di fuoco alle agenzie. Da qui la replica del rettore Leonardo Di Dedda («solo un refuso, un errore di trascrizione») e altre reazioni tra cui quella del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, che annuncia l´invio di ispettori (e infatti ieri mattina una ispettrice si è già presentata all´istituto) sanzionando l´accaduto: «L´integrazione dei diversamente abili nella scuola è la cifra della nostra civiltà, e dalla civiltà nessuno può derogare».
«Quando si apprendono informazioni come questa - aveva aggiunto nel suo comunicato Argentin - si torna indietro nel tempo e si ha la sensazione che le quotidiane battaglie contro le barriere culturali, prima che architettoniche, sono state sì efficaci ma non con tutti, in tutte le direzioni. Mi dispiace constatare e spero di essere smentita a questo proposito, perché come donna disabile prima che come Consigliere delegato alle Politiche dell´Handicap per il Comune provo vergogna e dispiacere, che informazioni non commentabili come questa vengono date all´interno di una scuola. Nelle scuole ci si va per apprendere, per incontrare la Cultura ed integrarsi con gli altri, per conoscere e vedere garantiti diritti e doveri». Da qui la replica del dirigente scolastico e rettore Dedda: «Il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II accoglie le iscrizioni di alunni portatori di handicap, e quanto appare sul sito della scuola è solamente un refuso, il non davanti ad accoglie. Si fa notare che le scuole statali sono aperte a tutti e quindi quella annotazione sarebbe stata superflua. Evidentemente il miglior intento divulgativo e promozionale delle iscrizioni è stato tradito dall´errata trascrizione del testo. Si chiede pertanto scusa al pubblico visitatore del sito per l´errore materiale commesso che, a giusta ragione, ha creato seri equivoci e non ultimo danni di immagine al convitto, al quale, per legge, si possono rivolgere tutti coloro che sono interessati». Tra le altre reazioni, l´assessore alle Politiche sociali della Regione Alessandra Mandarelli: «Mi auguro che vengano presi al più presto seri provvedimenti».
Sarà come dice Di Dedda, ma in questa storia di equivoci, i torti sono a metà: il Convitto, contrariamente a quanto sostiene Argentin (che in un secondo comunicato fa notare come in mezz´ora la frase sul sito sia stata corretta), non è scuola privata e ancora ieri sera, sullo stesso sito dell´istituto di via Monte Grappa, anche nell´area dedicata al Liceo Europeo, si leggeva: «Si precisa che il Liceo Classico Europeo non accoglie alunni portatori di handicap». Per una scuola con tradizione di destra, fondata nel 1935, con un sito aperto 4 anni fa e più volte ritoccato, qualcosa più di un errore di trascrizione.