Riceviamo dalle Associazioni della Regione Campania e da tutto il territorio
nazionale, segnalazioni in riferimento a una recentissima direttiva del Ministero della Pubblica istruzione di Intesa con il Ministro del Tesoro circa un taglio dei posti di sostegno in organico, di fatto, che riduce tali posti in presenza di un crescente numero di alunni certificati.
Le associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari protestano
fermamente per la politica totalmente contraria alla normativa in vigore che riduce la qualità dell’integrazione scolastica con interventi che nessun precedente Governo aveva osato effettuare, infatti
abbiamo subito una applicazione scorretta del DPCM 185/06 che ha imposto nuove certificazioni sull’handicap in violazione della L.80 del 2006 che riduceva il numero delle visite sanitarie a carico degli alunni con disabilità.
Abbiamo subito la circolare n.19/2007 del Ministero della Pubblica Istruzione che ha aumentato il numero degli alunni anche nelle classi frequentate da alunni con disabilità in violazione del Decreto Ministeriale 141 del 1999.
Adesso attendiamo che verrà ridotto il numero dei posti di sostegno, senza un contemporaneo programma di formazione generalizzata di tutti gli insegnanti curriculari, in violazione dell’art.1 comma 605 lett. b della legge finanziaria n.296/2006.Inoltre ci permettiamo di ricordare ai Ministri del Governo Italiano
che un diritto costituzionale come quello all’Istruzione, rientrante nel novero dei diritti costituzionalmente garantiti ed irriducibili «è assoluto e inviolabile», cioè intangibili da parte della Pubblica Amministrazione anche da interessi pure costituzionalmente protetti quali le risorse finanziare disponibili (Cassazione S.U. 13548/05).
Questo avviene proprio nell’anno in cui l’ONU ha avviato i meccanismi di ratifica
della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità che l’Italia ha firmato il 30 marzo scorso, in cui il diritto allo studio è tema centrale e il modello di inclusione scolastico italiano è stato preso come base del testo approvato.
A questo punto nell’aderire alla lettera della FISH del 27 luglio la Federhand onlus
Invita
il Governo ed il Ministro della Pubblica Istruzione a volere applicare l’art.1 comma 605 lett. b della legge finanziaria n.296/2006, che garantisce i posti di sostegno sulla base di un progetto individualizzato per garantire “le effettive esigenze” provvedendo immediatamente alle emanazione del decreto interministeriale Pubblica Istruzione e Sanità , come previsto da detta norma, in modo da garantire a tutti gli alunni con disabilità l’esigibilità del diritto allo studio.
Invita
le Associazioni e/o le famiglie interessate della Regione Campania a mobilitarsi e a segnalare alla FISH-Campania / Federhand già da oggi o all’inizio dell’anno scolastico, condizioni di illegalità (per esempio: taglio delle ore di sostegno rispetto a quanto previsto nel PEI, numero di alunni per classi superiore a quanto prevede la normativa Nazionale e Regionale, mancanza di personale ATA (bidelli) per l’assistenza materiale, etc.).
Preannunciamo
ai Ministri in carica all’attuale Governo di Centro - SInistra, qualora all’inizio dell’anno scolastico la situazione non dovesse mutare secondo le esigenze di legalità da noi rappresentate, le associazioni si vedranno costrette ad adire tutte le vie giudiziare per il ripristino della legalità per la tutela del diritto costituzionale e della qualità dell’integrazione scolastica.
Vito Bardascino
coordinatore dell’Osservatorio Regionale
sul diritto all’educazione FISH-Campania / Federhand;
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