Il Comitato Associazioni Tutela (CAT) presa visione dei contenuti del Piano sanitario per quanto riguarda la risposta alla non autosufficienza denuncia che nella Proposta ora al vaglio della Commissione Consiliare non c’è alcuna chiarezza rispetto agli obiettivi per il triennio 2007-2009 ed anzi si rischia, data l’ambiguità della formulazione, di non prevedere neanche gli obiettivi, del tutto minimali, fissati già dal Piano sanitario 2003-2006 e non raggiunto. Sarebbe una irrimediabile beffa per migliaia di malati non autosufficienti e per le loro famiglie, se si considera che a più riprese viene affermato che “le fragilità sono una priorità di Piano”.
Di fronte a circa 4.000 anziani non autosufficienti già ospiti di strutture, il precedente Piano sanitario indicava entro il 2006 di voler assicurare l’assistenza necessaria ad almeno il 60% degli ospiti ricoverati. Attualmente meno del 10% dei ricoverati riceve l’assistenza prevista dalla normativa regionale. Per circa la metà dei malati ricoverati si è provveduto ad un aumento dell’assistenza che raggiunge al massimo il 50% di quella prevista.
La Proposta di Piano licenziata dalla giunta non specifica a quanti anziani non autosufficienti e malati di Alzheimer verrà assicurata l’assistenza prevista ma si limita ad indicare una “possibilità di incremento” dell’assistenza attualmente erogata a 2.200 anziani che ne ricevono la metà di quella prevista e soprattutto di quella cui hanno bisogno. Per altri 1000 malati non autosufficienti ricoverati l’assistenza erogata non raggiunge neanche il 20% di quella prevista. Una previsione assolutamente inaccettabile per migliaia di persone che necessitano di essere iimboccati, vestiti, medicati, puliti.
Si aggiunga che il Piano nulla dice rispetto agli obiettivi programmatici per quanto riguarda la residenzialità rivolta a soggetti con demenze e malattia di Alzheimer. A tutt’oggi sono soltanto qualche decina i posti attivi a fronte di un fabbisogno, ovviamente, enormemente più alto.
Il Comitato Associazioni Tutela ha chiesto alla regione Marche, in nome di elementari norme di equità e di dignità, di assicurare agli oltre 3.500 anziani non autosufficienti - compresi quelli affetti da demenza - ospiti di strutture, l’assistenza sociosanitaria prevista dalle normative regionali vigenti.
Se le fragilità sono effettivamente una priorità di Piano la regione Marche dovrà dimostrarlo modificando l’attuale indicazione di Piano. Altrimenti quell’enunciazione è soltanto una inutile e offensiva propaganda.

Comitato Associazioni Tutela