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Subject  :  SAB: Comunicato 20 ottobre 2003
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  20 Oct, 2003 on 22:47
Prot. 20/10as
Lì, 20/10/2003


Oggetto: Nessuna interferenza del SAB sull’amministrazione del CSA di Cosenza.
I posti sottratti ai precari nelle precedenti convocazioni vanno offerti a tutti.

Il sindacato SAB della fed.ne Gilda-Unams, maggiormente rappresentativa nella scuola, è costretto a prendere atto che quanto è emerso, di recente, sulla stampa locale, di replica, dubbi e perplessità ecc.. sul modo di amministrare il CSA di Cosenza e sulle operazioni di nomine dei docenti precari che non hanno trovato il posto già assegnato, ovvero, non tutti i posti disponibili all’epoca delle nomine di luglio e agosto sono stati offerti a tutti ma solo ad alcuni, merita puntuale riscontro sindacale dallo stesso SAB che da oltre tre mesi denuncia pubblicamente tale situazione di fatto scoperta solo ora da qualche sindacato confederale.

Il SAB ha operato sempre per delega e mandato di rappresentanza conferito al segretario generale prof. Francesco Sola dai docenti precari e non, a partire da quelli di sostegno, che si sono visti ledere i propri diritti soggettivi riconosciuti dalla posizione occupata in graduatoria a beneficio di qualche singolo che ora chiede il pronto soccorso confederale a difesa di un posto assegnato, pare in modo illegittimo e su situazioni non rispondenti alla realtà dei fatti. I relativi atti richiesti continuano a non essere consegnati.

Se il coordinatore del CSA di Cosenza dott. Antonio Santagada ritiene che quanto riportato dalla stampa, quasi quotidianamente in questi ultimi tre mesi, rappresenta pubblicità ingannevole, esiste il Garante sulla pubblicità al quale si può fare appello, il SAB ha riportato sempre le iniziali dei deleganti.

Le sentenze dei vari Tribunali pubblicate sono atti concreti, le decine e decine di conciliazioni presentati dal SAB, sempre per delega e mandato di rappresentanza dei lavoratori della scuola, sono altri atti concreti.

Spesso lo stesso CSA non si è presentato in conciliazione e lo stesso coordinatore abilitato non ha fornito delega a farsi rappresentare, in altri casi, conciliazioni di agosto, a tutt’oggi, non sono state convocate violando l’accordo quadro ARAN in materia ed il contratto di lavoro vigente (art. 130 ).

Il SAB non necessita di lezioni di diritto da parte del coordinatore del CSA sulla legge sulla trasparenza la quale, e si ribadisce per l’ennesima volta, prevede l’accesso agli atti a vista, il differimento è previsto solo nei casi in cui non si conosce la persona che esercita il diritto o che gli atti richiesti non sono detenuti stabilmente nello stesso ufficio; trascorsi 30 giorni dalla richiesta, prima di ricorrere al TAR per esercitare il diritto di accesso negato, è necessario procedere alla diffida per regolamento.

L’arretrato fisiologico confermato sulle pratiche non trova giustificazioni in quanto il coordinatore replicante è in servizio da decenni nel CSA di Cosenza ricoprendo ruoli dirigenziali; di progetti, il SAB ne ha visti a decine, sempre con gli stessi risultati e con aggravio di spese per lo Stato per i relativi finanziamenti.

I precari di sostegno hanno ricevuto regolare convocazione scritta ed hanno potuto scegliere sui posti non resi disponibili prima in fase di autotutela della P.A., venerdì non sono stati conferiti contratti, le conciliazioni sono state regolarmente affisse all’apposito albo, eventuali controinteressati potevano presentare osservazioni che invece non risultano essere state presentate, rappresentare ora l’interesse, forse illegittimo di un solo docente è molto riduttivo per il sindacato confederale che solo ora prende coscienza di come sono state gestite le operazioni nel CSA di Cosenza e che in precedente nota pubblica e pubblicizzata con l’invio a tutte le scuole della provincia, forse con aggravio per lo Stato, aveva ricevuto il “mio grazie” dal coordinatore del CSA per la obiettività ed il senso di responsabilità dimostrata su operazioni che hanno portato il personale della scuola cosentina ad intraprendere numerose azioni legali contro tale gestione.

Prof. Francesco SOLA
Segretario Generale SAB
(GILDA-UNAMS)


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