A dicembre le lavoratrici ed i lavoratori della scuola saranno chiamati ad eleggere i delegati sindacali in tutte le scuole.
Ma non tutte le organizzazioni sindacali che partecipano alle elezioni avranno pari opportunità proprio in virtù degli accordi sottoscritti dai sindacati firmatari dei contratti vigenti nel settore che peggiorano l’accordo quadro generale.
CGIL-CISL-UIL-SNALS, nel tentativo di mantenere il monopolio della rappresentanza del comparto, più che a contrastare il peggioramento delle condizioni salariali e di lavoro del personale della scuola in questi anni si sono ostinatamente impegnati a impedire che il sindacalismo di base potesse usufruire del diritto di assemblea.
Questa discriminazione è intollerante in presenza di una competizione elettorale.
Occorre che il Ministero dell’Istruzione intervenga tempestivamente con l’indicazione precisa ai dirigenti scolastici di tutte le scuole perché venga data pari opportunità a tutti i sindacati che vogliono presentare la propria lista e il proprio programma nella scuola.
Diversamente la competizione sarebbe truccata.
CGIL-CISL-UIL-SNALS devono dire come la pensano al riguardo. Con quale coraggio questi sindacati potrebbero permettersi di criticare Berlusconi e il suo decisionismo se, nel momento in cui possono decidere sul livello di democrazia sindacale esercitabile nella scuola, vogliono togliere la voce a chi semplicemente dire cose diverse da loro? Una posizione che suona ancora più stonata nel luogo deputato alla formazione culturale dei nostri figli.
Nemmeno le elezioni politiche registrano un livello di discriminazione così palese come quello che vige nei luoghi di lavoro!
Il SinCobas invita lavoratrici e lavoratori, partiti e sindacati che hanno a cuore la democrazia a far cadere il muro di silenzio che copre questa ignobile truffa.