Subject | : | CGIL CISL UIL Scuola: Contro l'attuazione della Riforma Moratti |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 26 Jun, 2003 on 18:46 |
CGIL CISL UIL Scuola contro l'attuazione della Riforma Moratti nella scuola dell'infanzia ed elementare I sindacati confederali della scuola hanno fatto una scelta molto importante: insieme chiedono al governo di non attuare la legge 53/03, a partire dal prossimo settembre, nella scuola dell’infanzia ed elementare. Come è noto, subito dopo l’approvazione della legge, il Ministro Moratti aveva annunciato l’avvio della riforma dal prossimo anno scolastico nelle prime due classi della scuola elementare. A questo proposito è stata predisposta una bozza di decreto, ma il Consiglio dei Ministri, fino ad oggi, non l’ha approvata. Nelle scuole sta manifestandosi un crescente dissenso nei confronti dei contenuti del decreto, a partire dal rifiuto di un inesistente piano di formazione su norme attuative mai approvate e stanno sempre più diffondendosi mozioni votate dai collegi docenti contro i modelli di organizzazione didattica in esso previsti. CGIL-CISL-UIL SCUOLA con il documento che segue mandano al Governo e alle forza politiche un messaggio molto chiaro:
la scuola reale deve essere consultata democraticamente e deve poter esprimere liberamente le valutazioni e le proposte provenienti dalla esperienza professionale; vi sono aspetti di qualità e obiettivi, appartenenti alle migliori esperienze del percorso della scuola dell’infanzia ed elementare, che devono essere garantiti, quali il tempo pieno, la corresponsabilità del gruppo docente, la generalizzazione quantitativa e qualitativa della scuola dell’infanzia, la contemporaneità docente, gli organici funzionali, ecc.. Documento CGIL CISL UIL Scuola sull'attuazione della legge 53/03 nella scuola dell'infanzia ed elementare L’avvio del prossimo anno scolastico si delinea denso di incognite e di incertezze. A questo proposito indicano alcuni punti da garantire tra gli standard di qualità della nuova scuola dell’infanzia e della scuola primaria: Nella scuola dell’infanzia devono essere previsti standard quantitativi e qualitativi in riferimento al numero massimo di alunni per sezione, alla garanzia di una fascia oraria di contemporaneità docente. L’introduzione di nuove professionalità e modalità organizzative connesse alla frequenza nella scuola dell’infanzia deve essere garantita sia nella fase dall’avvio della riforma sia in quella a regime. Il tempo scuola nella scuola dell’infanzia deve prevedere tetti minimi tali da consentire lo svolgimento di una giornata educativa dotata di senso e tetti massimi compatibili con l’esigenza di garantire un’offerta formativa qualificata e coerente con tempi e ritmi di apprendimento dei bambini . Il tempo pieno nella scuola elementare come risposta educativa e formativa di qualità alle esigenze sociali espresse dall’utenza; questo modello didattico e organizzativo, così come era stato definito dalla legge 148/90, deve essere garantito e deve poter espandersi sulla base dei bisogni socio-culturali e della necessità di garantire il diritto allo studio. La disponibilità di risorse professionali di supporto non deve minare contitolarità e corresponsabilità del team di insegnamento, che vanno confermate al centro dei modelli di organizzazione didattica al fine di garantire l’unitarietà dei percorsi educativi Il tempo scuola obbligatorio della scuola elementare deve assicurare la realizzazione di percorsi didattici riferiti all’intero curricolo nazionale con metodologie adeguate all’età evolutiva degli alunni e in tempi distesi, che prevedano la distribuzione delle attività didattiche nella fascia oraria mattutina e in quella pomeridiana. L’insegnamento per ambiti disciplinari, che ha favorito i questi anni la qualificazione della scuola primaria ed il suo apprezzamento a livello europeo, deve essere confermato e valorizzato da forme di organizzazione didattica che prevedano la flessibilità quale elemento caratterizzante. A seguito delle indicazioni dei direttivi unitari CGIL CISL e UIL della scuola riuniti a Roma il 12 giugno 2003, le OO.SS chiedono che non si proceda all’avvio della L.53/03 in assenza dei decreti attuativi. La loro approvazione non potrebbe avere effetti immediati in considerazione dei tempi strettissimi che precedono l’avvio dell’anno scolastico 2003/2004. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |