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OGGETTO: risoluzione relativa all’insegnamento della storia assunta dalla Commissione cultura della Camera su proposta dell’On. Fabio Garagnani

Vista la risoluzione relativa all’insegnamento della storia assunta dalla Commissione cultura della Camera su proposta dell’On. Fabio Garagnani, le sottoscritte associazioni professionali dei docenti, esprimono forti e motivate preoccupazioni nei confronti di posizioni che pretenderebbero un esplicito intervento del Governo a tutela di una presunta “oggettività” dell’insegnamento della storia.
Mentre considerano che l’obiettività, non certo l’oggettività, sia perseguibile solo nel più ampio e aperto confronto delle interpretazioni storiche, giudicano la risoluzione assunta dalla Commissione cultura della Camera in aperto contrasto con l’articolo 33 della Costituzione che pone la libertà di insegnamento e di ricerca a fondamento e garanzia dell’istruzione.
Esprimono pertanto la convinzione che il Ministro dell’Istruzione prenderà chiara posizione a favore di questa inderogabile libertà e impedirà che risoluzioni di tale natura trovino esecutività.
Va in tal senso anche ricordato che nella scuola esistono gli strumenti democratici di confronto e controllo. L’adozione dei libri di testo è infatti deliberata dal Collegio dei docenti, dopo essere passata al vaglio dei consigli di classe con la partecipazione di genitori e studenti.
Chiedono infine al Ministro che la professione docente venga ascoltata e le venga assicurato quel riconoscimento culturale, sociale e professionale che le compete, quale leva importante di qualsiasi processo di riforma della scuola. A questo fine si dichiarano disponibili al più ampio confronto.

ADi Alessandra Cenerini,
AIMC Mariangela Prioreschi,
APEF Paola Tonna,
CIDI Sofia Toselli,
DIESSE Giuseppe Meroni,
FNISM Gigliola Corduas,
Lega Ambiente Vittorio Cogliati Trezza,
MCE Diana Cesarin,
UCIIM Luciano Corradini

Roma 12 dicembre 2002