Subject | : | CIB UNICOBAS Scuola: Comunicato Stampa 12 ottobre 2002 |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 12 Oct, 2002 on 20:03 |
DAL CONGRESSO NAZIONALE DELL’UNICOBAS SCUOLA LA CONFERMA DELLO SCIOPERO DEL 14 OTTOBRE E DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE SOTTO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DALLE H. 10.00. Si riunisce oggi presso la sala dell’Hotel Kursaal di Ostia (RM) la Conferenza Nazionale d’Organizzazione della Confederazione Italiana di Base Unicobas. Cento delegati in rappresentanza di 10.000 lavoratori, per un sindacato in crescita, forte di un radicamento in costante espansione su tutto il territorio nazionale. A partire dalla scuola, con 6.000 iscritti presenti in 60 province, pronti a guidare lo sciopero di lunedì 14 ottobre manifestando sotto le finestre del Ministero dell’Istruzione. L’Unicobas scuola è la sola organizzazione a portare a Roma, nel giorno dello sciopero generale della scuola, migliaia di docenti ed ATA, mentre CISL, UIL e SNALS si nascondono quasi avessero paura del confronto di piazza. La Gilda ha invece deciso di isolarsi, organizzando un sit-tin a Montecitorio, peccato che il lunedì il Parlamento sia chiuso. Lo sciopero generale della scuola ha mille ragioni. Il ministro Moratti ha scritto nell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale che intende “misurare i livelli di prestazione degli insegnanti”, mentre la Finanziaria procede, anticipando la controriforma, nel chiedere ulteriori eliminazioni di scuole, un’altra falcidia di posti ATA dopo il blocco delle assunzioni che ha già colpito decine di migliaia di docenti precari e migliaia di amministrativi, la “rottamazione professionale” degli insegnanti in esubero a partire da I.T.P. e assistenti tecnici (il rifiuto della quale imporrebbe il licenziamento); la rarefazione degli insegnanti di sostegno ed il taglio dei bidelli. Di quali “aumenti stellari” poi si parla? Tremonti vuole risparmiare sulla scuola destinando solo una mancia per il contratto scaduto a dicembre 2001: una cosa del genere è assolutamente improponibile in un Paese che spende una percentuale del P.I.L. inferiore a qualunque altro nell’Unione Europea e che paga gli insegnanti persino meno del “regime Hyundai” della Corea del Sud. Stefano d’Errico http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |