Subject | : | UNICOBAS: Comunicato Stampa 27 marzo 2002 |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 27 Mar, 2002 on 08:30 |
16 APRILE: FINALMENTE I CONFEDERALI SI MUOVONO. PROCLAMATO LO SCIOPERO GENERALE L'UNICOBAS BLOCCHERA' LA SCUOLA PER L'INTERA GIORNATA E MANIFESTERA' AL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE (h. 10.00). MA OCCORRE UNA MANIFESTAZIONE SEPARATA ANCHE PER DENUNCIARE L'ACCORDO-TRUFFA SIGLATO DAI CONFEDERALI STESSI NON C'E' SOLO LA (GIUSTA) PROTESTA CONTRO LA REVISIONE DELL'ART.18. NO ALLA CONTRORIFORMA MORATTI. NO AL DECRETO TAGLIACLASSI (TAGLIO DI 46.500 DOCENTI IN 3 ANNI). CONTRATTO EUROPEO ED ORDINE PER I DOCENTI. Il taglio di 46.500 docenti verrà tramite l'attacco al tempo pieno delle elementari ed al tempo prolungato delle medie: così si cerca di deviare le iscrizioni verso le scuole private. Inoltre la qualità del sistema formativo pubblico viene pesantemente attaccata tramite un accorpamento selvaggio delle classi sotto i 25 alunni. Questo determina non solo la rimessa in discussione delle operazioni di trasferimento dei docenti ma anche l'eliminazione della continuità didattica, facendo saltare gli insegnanti che hanno seguito le classi sino ad oggi in omaggio ad una politica di mero risparmio volta allo smantellamento del diritto allo studio. Il testo della riforma Moratti è inaccettabile. Prima vergogna fra tutte il doppio percorso formativo, con il ritorno al mero addestramento. Questo in ordine agli istituti professionali ridotti a scuola di serie b (4 anni) e senza un diploma "vero", riconosciuto solo a livello regionale, primo elemento di delegificazione del titolo di studio. Istituti in più sottoposti, con la regionalizzazione (possibile anche per gli organici), alle incognite di appetiti e clientele degli enti locali ed a nuove disparità per l'allestimento di supporti scolari fra regioni ricche e povere. Ecco il disegno perverso: affidamento degli studenti all'impresa, con la scuola a fare da spettatore, adibita a registrare nel curricolo l'apprendistato presso terzi. Né il quinto anno (opzionale) risolverebbe il problema di un percorso "proletario differenziale". Incombe la riduzione del tempo scuola e delle materie. Per quanto riguarda la scuola dell'infanzia, sarebbe molto più conseguente l'ingresso nell'obbligo dell'ultimo anno della stessa, anziché l'anticipazione dell'età d'ingresso a 2 anni e mezzo. Che dire infine delle "valutazioni" dell'istituto "INVALSI"? E' paradossale che, dopo la clamorosa bocciatura del concorsone per docenti di berlingueriana memoria, si propongano di nuovo quiz e standard formativi - abbandonati 20 anni fa da Canada e USA perché responsabili dell'omologazione in basso delle competenze degli studenti - per valutare le scuole e che sempre a quiz calati dall'alto debbano venire informate le prove relative al passaggio fra i vari segmenti dei corsi di studio, sottomettendo la libertà di insegnamento a diktat burocratico-ministeriali. Gli altri motivi di malessere risiedono negli esami farsa per le scuole paritarie, nel taglio delle opportunità di lavoro per i precari che la Moratti vuole ottenere trasformando i docenti di ruolo in tappabuchi per le supplenze. Né l'accordo truffa siglato dai Confederali può venire accettato. Si tratta dell'elemosina di 120.000 lire nette, delle quali solo 50.000 pensionabili, che arriveranno presumibilmente a fine 2003: neanche il recupero dell'erosione inflativa! Ed incombe una riforma aziendalista degli organi collegiali della scuola: nulla a che fare con una comunità educante. Vogliono imporci logiche impiegatizie e codici deontologici ministerial-clericali: ribadiamo che un vero cambiamento d'indirizzo si realizzerà solo quando ai docenti verrà riconosciuto l'ordine professionale, quando la scuola verrà portata fuori dal pubblico impiego e le verrà riconosciuto uno stipendio europeo. Per questo l'Unicobas differisce lo sciopero dell'intera giornata al 16 Aprile, con manifestazione nazionale a Roma e propone a tutti i sindacati del settore una specifica manifestazione per la scuola in quella giornata. Stefano d'Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola) ---------------------- Ministero Funzione Pubblica Distinti saluti Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Scientifica La scrivente OS ha ritenuto e ritiene, allo stato attuale, necessaria l'azione di sciopero per impedire l'istituzione di ulteriori forme dirette o surrettizie di finanziamento pubblico delle scuole private (buono scuola o quant'altro), per impedire la valutazione piena del servizio svolto nelle scuole private dal personale precario relativamente alle graduatorie per le immissioni in ruolo (contratti a tempo indeterminato) o per le supplenze, per richiedere stanziamenti adeguati ad aumenti per una retribuzione di livello europeo, per richiedere l'uscita della scuola dal comparto contrattuale relativo al Pubblico Impiego, per invertire la politica dei tagli in materia di organici (personale docente ed ATA), per l'istituzione di un ordine professionale dei docenti, per il ruolo unico docente e la revisione della preannunciata riforma della scuola, per l'ingresso nell'obbligo dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia, contro i crediti differenziati fra scuola di base e scuola media e superiore nell'ambito della formazione di base dei docenti, contro percorsi dequalificati nell'ambito della scuola di massa, contro la riduzione delle materie nei licei e la riduzione del tempo scuola, per il mantenimento del tempo pieno. Occorre modificare l'annunciata riforma degli Organi Collegiali, attribuendo maggior peso alla componente docente, eliminando la dizione "Consiglio di Amministrazione" ed ogni logica aziendalista ed ogni commistione spuria che assegni a chi è privo delle competenze professionali specifiche la titolarità a vagliare il POF. Occorre eliminare l'imposizione di cattedre unificate con gli spezzoni a 24 ore, imposte di fatto tramite il meccanismo dei trasferimenti, l'innalzamento del tetto oggi previsto per la sostituzione del personale docente in malattia, la revisione del criterio di formazione delle classi, la riduzione del peso delle Commissioni esterne per gli esami di maturità negli istituti privati e "paritari", la soppressione del diritto all'assunzione di 11.000 docenti di lingua per la scuola elementare, il blocco del turn over del personale ausiliario, derivante dall'esternalizzazione dei servizi di pulizia. Con la presente nota, detto sciopero, riferito al medesimo comparto ed al medesimo personale, VIENE DIFFERITO al giorno 16 Aprile 2002, con analoghe motivazioni e medesime modalità già comunicate a suo tempo e riprese integralmente nella presente. Cordiali saluti http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |