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Subject  :  UNICOBAS: Comunicato Stampa 11 febbraio 2002
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  11 Feb, 2002 on 15:48
SECONDA SENTENZA POSITIVA PER L’UNICOBAS: DICHIARATA LA NULLITA’ DEL CONTRATTO BULGARO-CONFEDERALE DEL 15.3.2001. RICONOSCIUTO IL DIRITTO DELL’UNICOBAS E DELLE NOSTRE RSU AD INDIRE ASSEMBLEE IN ORARIO DI SERVIZIO ED IN QUALSIASI LOCALE.

Il magistrato, Dott.ssa Stefania Ciani del Tribunale di Civitavecchia, con sentenza relativa a causa (procedimento n.° 3207-2001) intentata dall’avvocato Angelozzi del Foro di Roma per conto della nostra organizzazione nel Novembre scorso, dichiara:
1) il diritto di indire assemblee sindacali in orario di servizio deve essere riconosciuto non solo alle RSU, bensì anche alle singole asociazioni sindacali elette in seno alle stesse;
2) i singoli membri RSU hanno titolo ad indire assemblee sindacali, indipendentemente dal parere degli altri eletti. Diversamente opinando “verrebbero frustrati i diritti dei membri di minoranza della RSU che potrebbero non ottenere mai l’avallo delle proprie iniziative sindacali o potrebbero vedere limitate le stesse”;
3) “a nulla rleva l’art. 13 del CCNL 15.3.2001, sia perché porterebbe a sopprimere di fatto i diritti pevisti e disciplinati dal Titolo III dello Statuto dei Lavoratori, sia perché attribuirebbe alla pubblica amministrazione, attraverso la scelta di sottoscrivere il contratto con date organizzazioni sindacali, il potere di scegliere altresì le organizzazioni che possono beneficiare o meno delle prerogative sindacali normativamente riconosciute. Cosa che rappresenterebbe all’evidenza una conseguenza inaccettabile”;
4) “devono considerarsi legittimamente indette le assemblee che si svolgono in luoghi diversi da quelli in cui i lavoratori prestano la propria attività”.
Il Sig. Valdinoci, dirigente della media “Manzi” di Civitavecchia, iscritto alla CGIL ed assistito dall’Avvocatura di Stato e dal Ministero dell’Istruzione, aveva impedito la partecipazione dei docenti della sua scuola ad un’assemblea indetta dall’Unicobas, motivando l’arbitrio con il fatto che in quella scuola la richiesta d’assemblea era stata sottoscritta solo dal membro Unicobas e non dalle altre 2 RSU. La pervicacia del soggetto è resa evidente anche dal fatto che sulla stessa piazza di Civitavecchia già un altro preside era stato condannato per analogo comportamento, prima però della sottoscrizione del CCNL 15.3.2001. Il Valdinoci, inoltre, negava il diritto dei lavoratori di partecipare ad assemblee indette presso una scuola diversa dalla propria.
Da quanto detto si evince la particolarità di questa sentenza, che dichiara nullo il contratto e contemporaneamente libera il campo da interpretazioni restrittive rispetto alla sede ove convocare le assemblee. A sostegno delle proprie tesi il dirigente che ha subito la condanna per comportanento antisindacale sanzionato dall’art. 28 dello Statuto dei Lavoratori, invocava l’art. 13 dell’ultimo CCNL, nel quale CGIL, CISL, UIL, SNALS ed ARAN avevano introdotto il principio anticostituzionale dell’unanimismo forzato, secondo il quale le assemblee in orario di servizio sarebbero appannaggio solo di queste organizzazioni e delle RSU a maggioranza.
La sentenza rappresenta una pietra miliare relativamente ai diritti sindacali, rendendo nullo un dispositivo contrattuale di matrice staliniano-fascista che nulla ha a che vedere con il senso del diritto, con la nostra Costituzione e con lo Statuto dei Lavoratori. Una delle tante vergogne introdotte da OOSS che penalizzano i lavoratori anziché favorire i loro diritti, è stata messa in mora!

Stefano d'Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas scuola)


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