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Subject  :  «È stato il primo Pontefice a darci spazio e parola»
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  05 Apr, 2005 on 06:59
da Corriere della Sera
Martedì, 5 Aprile 2005

GLI STUDENTI

«È stato il primo Pontefice a darci spazio e parola»

La mobilitazione degli alunni e dei presidi «In classe subito dibattiti spontanei sulla sua figura»

«Venerdì per miei studenti non sarà un giorno normale. Per la prima volta non approfitteranno della scuola chiusa per andare in giro, parteciperanno di sicuro al funerale del Papa. Oggi ancor prima di sapere che le scuole sarebbero rimaste chiuse, sono venuti a chiedermi il permesso che io ho subito accordato». Il professor Leandro Cantoni, preside dell’Istituto professionale Carlo Cattaneo di Testaccio, una delle poche scuole aperte durante le elezioni, tornando a scuola dopo il fine settimana si è subito accorto che nelle aule si respirava un’atmosfera diversa: pochi alunni, più tranquilli del solito, che hanno voluto parlare con i professori della morte del Papa, una figura che molti di loro hanno improvvisamente scoperto familiare». «E così nelle scuole, soprattutto quelle superiori - conferma Massimiliano Coccia, coordinatore romano dell’Uds, l'Unione degli Studenti - i ragazzi, ancor prima di conoscere il provvedimento di chiusura, si sono subito dati da fare. Sollecitati dalla classe hanno chiesto al preside e ai professori di poter partecipare al funerale organizzandosi a gruppi. I minorenni saranno accompagnati dai professori, gli altri potranno anche muoversi da soli».
Ma perché i ragazzi vogliono esserci? «Perché questo Papa - aggiunge Massimiliano - di cui non sempre abbiamo condiviso le idee a volte legate a dei concetti troppo spirituali, lo abbiamo comunque sentito vicino a noi. Tanto per cominciare è stato l’unico Pontefice che ha ci dato spazio e parola, facendoci divertire ma anche riflettere».
Il rapporto tra il Papa e le nuove generazioni prova a spiegarlo anche Simona Pianese Longo, preside della media Settembrini, al quartiere Trieste: «I giovani cercano dai più adulti affetto e coerenza e lui in questo è stato un maestro non solo per loro, ma anche per noi insegnanti. Un modello al quale ispirarsi, per questo la sua figura verrà studiata e analizzata attraverso un progetto che inseriremo nel Piano dell’offerta formativa dell’anno prossimo. Intanto a scuola in questi giorni faremo scrivere ai ragazzi dei pensieri collegati all’azione di questo fantastico Papa».
Parteciperanno ai funerali anche i ragazzi del liceo scientifico Newton di viale Manzoni. «Del Papa - dice il preside Mario Rusconi - i ragazzi amano la coerenza e anche il grande spirito di solidarietà, perciò se vorranno andare a San Pietro anche per vedere la salma saranno giustificati».
La chiusura delle scuole permetterà anche ai professori di andare ai funerali. «D’altronde - dice la direttrice dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, Maddalena Novelli - questi sono giorni di lutto per tutti. Col Papa scompare una figura di alto riferimento morale e ciò lo ha ben spiegato il ministro Moratti nella sua lettera agli insegnanti dove è ben descritta anche la sua abilità nell’ascoltare, capire e rendere protagonisti i giovani».

Anna Merola


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