Indagine di Altroconsumo. Nelle superiori il costo-limite fissato lo scorso anno dal ministero viene oltrepassato da un istituto su tre. I presidi: prezzi troppo alti per i testi

Caro-libri: superato il limite di spesa in una media su due

Testi scolastici dai costi alle stelle. A Milano uno studente delle medie arriva a spendere per i libri anche 303 euro: praticamente una scuola milanese su due supera il tetto di spesa fissato dal ministero dell’Istruzione. In prima superiore la somma da sborsare sale fino a 437,95 euro: il limite ministeriale preventivato l’anno scorso (per il 2004-2005 l’ufficio di viale Trastevere lo ha fatto saltare) viene oltrepassato da un istituto su tre. È la denuncia di Altroconsumo, l’associazione dei consumatori nata a Milano nel 1973 che per il secondo anno consecutivo ha svolto un’indagine sul caro libri. Un problema sempre più sentito dalle famiglie milanesi: «Vengono messi in difficoltà i bilanci familiari - va all’attacco la presidente dell’Unione italiana genitori, Donatella Poselli -. Non solo: è a rischio il principio del diritto allo studio. Quando il tetto viene superato, gli istituti dovrebbero farsi carico della differenza con i fondi assegnati dal piano per le attività supplementari». A Milano Altroconsumo ha preso in considerazione un campione di 85 classi per quattro scuole medie e di 30 classi per quattro istituti superiori. «Alle medie - spiega Michele Cavuoti, responsabile Ricerche di mercato di Altroconsumo - la somma preventivata dal ministero dell’Istruzione è oltrepassata nel 46 per cento dei casi. Un esempio: all’Arcadia Pertini la spesa per la dotazione dei testi è di 303 euro, contro i 280 indicati da Roma. È l’8,2 per cento in più, per un totale di 23 euro». Situazione simile alle superiori. «Un caso concreto - spiega Cavuoti - arriva dal liceo scientifico Volta. I testi scolastici in lista per la prima costano 437,95 euro contro il limite indicato l’anno scorso di 303 euro. Sono 134,95 euro di differenza, il 44,5 per cento in più. Abolire il tetto alle superiori penalizza le famiglie». Il preside del Volta, Roberto Silvani, replica: «Gli insegnanti cercano di contenere la spesa - osserva -. Ma i costi dei testi sono alti in partenza. È necessario affrontare il problema insieme con le case editrici».
Ferma la presa di posizione dell’Associazione milanese librai: «Il listino prezzi dei testi scolastici è presentato dagli editori al ministero dell’Istruzione a gennaio - spiega il portavoce dell’associazione, Edoardo Scioscia -. Gli aumenti dunque sono monitorati e non possono superare il tetto dell’inflazione».

Simona Ravizza