Subject | : | HP collabora con l’UNESCO |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 17 Nov, 2003 on 15:03 |
HP collabora con l’UNESCO per offrire alle università dell’est Europeo l’accesso al grid computing Il progetto congiunto mira ad intensificare la ricerca scientifica in Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia e Montenegro Milano, 17 novembre 2003 – HP (NYSE:HPQ) annuncia di aver avviato un’iniziativa congiunta con l’UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) volta a intensificare la ricerca scientifica nei Paesi del sud-est europeo offrendo tecnologie di grid computing a quattro università. L’iniziativa, che sarà implementata in due anni nell’ambito dei programmi HP University Relations and Philanthropy & Education, consentirà agli istituti universitari di avvalersi della potenza di calcolo del grid computing. Il contributo di HP prevede: Grazie al progetto, lo staff e gli studenti saranno in grado di interagire con la comunità scientifica internazionale e potranno collaborare con altre università di tutto il mondo a importanti progetti di ricerca congiunta. L’Università di Sarajevo (Bosnia Erzegovina), l’Università di Split (Croazia), l’Università di Belgrado e l’Università di Podgorica (Serbia e Montenegro) potranno così partecipare a progetti di ricerca finanziati da enti pubblici e privati. L’iniziativa vuole inoltre incoraggiare la permanenza degli scienziati nelle aree geografiche di provenienza, permettendo loro di continuare localmente le proprie ricerche. “HP collabora in tutto il mondo con le organizzazioni e le comunità internazionali per promuovere lo sviluppo economico attraverso l’impiego massiccio delle tecnologie”, ha affermato Wayne Johnson, Worldwide Director of University Relations di HP. “Il progetto con l’UNESCO, chiaro esempio del nostro impegno, ci permetterà di aiutare le università coinvolte facendo leva sulla nostra presenza trentennale nell’Europa dell’Est e sulle competenze maturate nelle tecnologie di grid computing”. Koïchiro Matsuura, Direttore Generale dell’UNESCO, ha recentemente sottolineato l’importanza di stabilire nuove partnership come quella che vede la cooperazione fra HP e UNESCO. Promuovere una linea di contatto e di dialogo attraverso la quale realtà private e aziendali possano contribuire alla pace e allo sviluppo è infatti diventato prioritario per l’UNESCO. Il progetto congiunto di UNESCO e HP, “Piloting Solutions For Alleviating Brain Drain in Bosnia and Herzegovina, Croatia and Serbia and Montenegro” (Soluzioni pilota per contenere la fuga di cervelli da Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia e Montenegro), fa parte delle azioni essenziali per contribuire al processo di ricostruzione nei Paesi dell’Europa sud-orientale coinvolti in conflitti bellici. Secondo i report dell’UNESCO, la Bosnia Erzegovina è stata particolarmente segnata dall’emigrazione in massa di giovani intellettuali che hanno lasciato il loro Paese non soltanto durante il periodo bellico, ma anche dopo la firma del Trattato di Pace del 1996. Ciò ha privato la Bosnia Erzegovina di un “capitale umano” indispensabile, mentre la stessa tendenza si può ora riscontrare in Serbia e Montenegro e in Croazia. HP e il grid computing La grigia è progettata per trasformare in un “servizio grid” qualsiasi risorsa IT: computer, potenza di elaborazione, dati, Web service, spazio storage, applicazioni software, file di dati o dispositivi. Ulteriori informazioni sull’attività HP in ambito grid computing sono disponibili all’indirizzo www.hp.com/techservers/grid/index.html. L’impegno di HP in attività culturali e filantropiche Gli investimenti di HP in attività filantropiche mirano a convogliare la potenza delle tecnologie informatiche all’interno di partnership efficaci e creative con l’obiettivo di generare un valore economico e sociale per le comunità disagiate di tutto il mondo. HP è impegnata in diverse collaborazioni pubbliche e private che mirano a ridurre il “digital divide”. HP vuole contribuire a colmare il gap fra le comunità che partecipano alla tecnologia e quelle che ne sono escluse e a tale scopo persegue una visione del futuro secondo il concetto di “e-inclusion”, in base al quale tutte le persone devono poter accedere alle opportunità sociali ed economiche del 21° secolo e utilizzare la tecnologia come mezzo per apprendere, lavorare e progredire.
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