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Subject  :  Pool di presidi per nominare i supplenti
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  24 Aug, 2001 on 10:53
da il corriere della sera
venerdì 24 agosto 2001

Nuovo incontro tra Provveditore e sindacati: non sarà più la Direzione scolastica a incaricare i precari annuali


In università dibattito sulle scelte delle matricole, che si preparano ai test su Internet


«Ci scusiamo per il disagio che creiamo e creeremo ai docenti chiamandoli in così gran numero insieme, ma intendiamo concludere le nomine entro il 31 agosto, ed è un disagio sopportato per una cattedra definitiva». Così il direttore scolastico della Lombardia, Mario Giacomo Dutto, invita alla comprensione gli oltre duemila docenti milanesi che stanno per ottener e la loro sospirata cattedra. A vita.
DOCENTI Ma c'è chi attende anche una cattedra, se non a vita, almeno per un anno. E di questo ieri hanno parlato il direttore scolastico e i sindacati, che si stanno accordando per individuare la nuova formula di nomina di questi precari annuali. Per la loro scelta si seguirà sempre la graduatoria provinciale, a partire dal docente con più alto punteggio tra quelli che non hanno ricevuto la nomina a tempo indeterminato. Ma a nominarli nelle cattedre che rimarranno vaganti dopo la nomina degli oltre duemila definitivi, non sarà più, come negli anni passati, il Provveditorato, ma saranno i presidi delle singole scuole. I quali - questa è l'ipotesi discussa ieri - si dovranno riunire in pool composti da più istituti omologhi. dal tre settembre, questi «miniprovveditorati» potrebbero entrare nell'esercizio delle loro funzioni, e chiamare i supplenti annuali.
CALENDARIO Le scadenze delal scuola sono dunque molto strette. Entro il 31 avverrà la nomina dei docenti con cattedra definitiva. dal 3 settembre si inizieranno le nomine annuali dei supplenti precari. Il 13 settembre le scuole apriranno i battenti .
UNIVERSITA' Scelte di moda o meditate? Le future matricole si stanno avviando alla prova dei test di ammissione trascurando i corsi di laurea tradizionali in favore dell'area delle «Comunicazioni», delle «Biotecnologie» e di tutte quelle dell'area dell'ingegneria e dell'economia che presentano declinazioni di appeal contemporaneo. Di fronte a questa situazione, persino i rettori si interrogano e appaiono divisi. «E' un fenomeno un po' preoccupante - afferma Carlo Secchi, rettore dell'Università Bocconi -. Certo, piacciono i settori in espansione; e non c'è niente di male. Ma si rischia di confondere lo strumento con il fine». In questo, Secchi è d'accordo con il rettore del Politecnico, Adriano De Maio, che ieri, in un'intervista, aveva parlato di «effetto moda» per questi corsi come ci fu per Giurisprundenza negli anni di «Mani Pulite» e per Chimica (ora, con Farmacia, molto trascurata) dopo il Nobel a Natta. «D'accordo, ci vuole conoscenza di base, questa non va abbandonata - afferma il prorettore della Cattolica e docente di Filmologia Francesco Casetti -. Ma Scienze della Comunicazione è la declinazione adeguata alla contemporaneità degli studi umanistici, ed è una disciplina studiata da più di 40 anni». E', questa, una considerazione che anche il rettore della Iulm, Giovanni Puglisi, ha fatta propria.
TEST Ai quiz d'esame, il 42,5% degli studenti si prepara su Internet. I siti più digitati sono quelli delle stesse università. In generale, molto curiosi sono i test di logica e comprensione verbale, di base in quasi tutte le prove di selezione. Il sito del Politecnico, dove i test di Ingegneria si svolgeranno il 3 settembre e quelli di Architettura il 4, il sito presenta anche affascinanti disegni di Storia dell'architettura di cui bisogna indovinare l'autore.

Pierluigi Panza


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