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Subject  :  Studenti, aiutiamoli ad azzeccare la scelta
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  11 Aug, 2003 on 08:58
da Il Giorno
11 agosto 2003

Studenti, aiutiamoli ad azzeccare la scelta

L'insuccesso scolastico di molti ragazzi dipende spesso dagli errori compiuti al momento di scegliere il corso di studi. Talvolta l'insuccesso alimenta l'abbandono dello studio in età precoce, laddove la società richiede a tutti una formazione fino a 18 anni e prefigura una educazione permanente per tutta la vita. Il negativo risultato scolastico è un handicap personale ed un danno sociale perché priva la comunità dell'apporto che ogni persona educata ed istruita reca alla vita collettiva. Lo strumento idoneo a favorire scelte azzeccate sono le azioni di orientamento, che vedono protagonisti una serie di soggetti (scuole, famiglia, enti locali) non sempre coordinati.
E' utile perciò mettere in evidenza i limiti che connotano l'attività degli orientatori. La scuola nel quotidiano lavoro di insegnamento affianca l'attività di informazione sui diversi itinerari curricolari e sui conseguenti sbocchi professionali con un costante sforzo per aiutare l'alunno a scoprire vocazioni ed attitudini che consentano di maturare scelte consapevoli. Occorre però reprimere quella caccia allo studente che in anni di diminuzione della scolaresca, serve agli istituti a riempire le classi per mantenere invariati gli organici e conservare le cattedre.
Anziché investire in pubblicità sarebbe più utile arricchire e qualificare l'offerta formativa. La seduzione della comunicazione pubblicitaria non deve annullare il difficile lavoro fatto in classe dai docenti della scuola media per aiutare i ragazzi ad «orientarsi». La famiglia non deve cedere all'egoismo ed all'ambizione dei genitori che vogliono che l'erede continui l'attività professionale del padre e obbligano il figlio a frequentare corsi a lui non congeniali. I successivi prevedibili fallimenti scolastici (e non solo) sono addebitabili spesso al malcelato egoismo che caratterizza il comportamento dei genitori proprio nella fase d'avvio degli studi superiori.
Infine va posta attenzione allo sbocco finale dei corsi nel mondo del lavoro. Il mercato attualmente richiede numerose figure che offrono gratificazione professionale ed economica che invece non sono reperibili. Occorre alimentare meno le mode «transitorie» e puntare più al sodo per offrire agli studenti reali prospettive occupazionali.

Enzo Martinelli


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