Subject | : | Siamo i pària della scuola |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 01 Aug, 2003 on 10:54 |
da liberazione.it Venerdì, 1 Agosto 2003 Protestano gli insegnanti precari, beffati dal ministero e senza lavoro. A rischio l'inizio dei corsi a settembre I precari si appellano «a tutte le realtà sindacali e politiche», si riconoscono nel Movimento interregonale insegnanti precari (Miip), ma ci sono altri coordinamenti come il Cip (Comitato insegnanti precari). «Siamo la base della base», dicono. Non erano teneri con il governo di centrosinistra, ma picchiano duro su quello attuale: «Le forze che ci governano si sono contraddistinte per incompetenza e volontà distruttrice delle più elementari regole della democrazia». Ce n'è per tutti, anche per chi nella maggioranza si straccia le vesti, come Udc e An; e si chiedono: «Incapacità o strategia politica?». Per correre ai ripari il governo annuncia un disegno di legge di riordino (lo dice Giovanardi) ovvero, se va bene, un anno o due. «Non ha senso - rispondono - perchè le nomine si chiudono oggi e noi cosa facciamo? Restiamo a casa ad aspettare?». Non sembrano molto intenzionate. Intanto il caso è scoppiato dentro gli ex provveditorati presi d'assalto dagli insegnanti, con tensioni, qualche rissa e attese estenuanti fino a tarda notte. Alcuni sono disperati, hanno perso duecento posti in graduatoria, altri sono ritornati dalle vacanze per paura di non potersele permettere. Si annunciano altri ricorsi al Tar e agitazioni negli uffici provinciali. Il caos nella scuola è tale da mettere a serio rischio la partenza del prossimo settembre. Non solo per i precari, ma per le migliaia di supplenze di bidelli e personale tecnico e amministrativo bloccate dal ministero (e scaricate sugli ex provveditorati). «Alla ripresa dell'anno scolastico sarà necessaria una dura stagione di lotte di tutti i sindacati per tutelare i diritti negati dei docenti e dei tecnici e amministrativi inseriti nelle graduatorie permanenti», annuncia il segretario della Cgil-scuola Enrico Panini. D'accordo lo Snals che proclama già lo «stato di agitazione di tutto il personale della scuola». Mentre i Cobas ricordano che la lotta per i diritti dei precari è cominciata tanto tempo fa, mentre i sindacati ex-concertativi «spalleggiavano la precarizzazione permanente di docenti e personale Ata, con esternalizzazioni e tagli che hanno creato le condizioni per il passaggio all'attuale fase». Adesso il fronte sindacale e delle proteste sembra compattarsi. I soli miracoli del governo. Claudio Jampaglia http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |