Il mestiere di editore e i libri elettronici

di FRANCO CARLINI

È durata meno di un anno la passione tutta mediatica per i libri elettronici. Sotto il nome di e-book stavano in verità due oggetti diversi, sia il libro inteso come contenuto che le «macchine» per leggere i libri digitali, a forma di tavoletta. Né gli uni né gli altri hanno sfondato e i secondi meno dei primi. È un'altra profezia fallita, e per molte ragioni: tecnologie immature, costi elevati e uso sciocco di formati proprietari non standard, tra di loro incompatibili. Cui si aggiungono problemi più di fondo, come l'affezione di chi legge alla carta, allo sfoglio delle pagine e alla portabilità dei volumi. Requiem dunque, il che non significa tuttavia che un uso sensato e misto dell'editoria digitale non sia possibile. Un buon esempio viene da una casa editrice storica e colta, Il Mulino di Bologna. Procedendo con assoluta prudenza prima hanno rinnovato il loro sito web e poi lo hanno dotato di alcune funzionalità, esplicitamente ispirate a quanto di meglio editori e librerie online straniere hanno già fatto. Dunque si comprano i libri e le molte riviste (in formato cartaceo), ma anche singoli articoli, scaricabili dalla rete: il prezzo in questo caso è elevato e decisamente non commisurato ai costi (6 euro), ma evidentemente si rivolgono a un mercato di studiosi che hanno bisogno di quello studio e perciò non lesineranno sulla cifra. L'esperimento più interessante che anche altri editori vanno proponendo, per esempio l'altro grande bolognese, Zanichelli, è quello dei supplementi e aggiornamenti online relativi ai volumi di carta, di solito libri destinati all'insegnamento. Uno dei volumi più arricchiti digitalmente è per esempio il Cassese (Sabino) di Diritto Internazionale. Navigando si troveranno il trattato sul tribunale di Norimberga così come le convenzioni di Ginevra o la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo: ovviamente li si può trovare anche altrove, ma faticando e cliccando, mentre in questo caso il curatore-mediatore culturale li porta immediatamente in superficie, a disposizione dei lettori. In fondo che si tratti di bit o di carta, proprio questo è il mestiere dell'editore: scegliere, proporre, valorizzare e fare amare i testi. In questo Internet aiuta (ma non fa miracoli).

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