Il ministro Gasparri ha varato il decreto per il lancio del Wi-fi
Internet senza fili, ecco le regole

Navigare su Internet dal proprio computer portatile senza aver bisogno di collegamenti via filo alla rete telefonica. E farlo dagli alberghi, così come negli aeroporti o bar e ristoranti. Il Wi-fi ( wireless fidelity , fedeltà senza fili) diventerà realtà anche in Italia. Ieri il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ha firmato il decreto che permetterà di passare dalla fase di sperimentazione di alcuni operatori alla diffusione di quelle reti di piccole antenne che creano, in un luogo delimitato, le condizioni per l'accesso a Internet a banda larga senza l'impaccio del cavo telefonico. Per realizzare una rete Wi-fi è sufficiente installare uno o più Access point, cioè gli apparati dotati di antenna rice-trasmittente a cui si collegano, via radio, i personal (sia fissi sia portatili) o i palmari equipaggiati con specifiche schede wireless.
Gli ambienti in cui le società telefoniche stanno sperimentando il Wi-fi, e dove quindi questo dovrebbe prendere piede in futuro, sono soprattutto aeroporti, alberghi, centri commerciali, autogrill, stazioni, ma anche (perché no?) gli stadi. In questi luoghi sarà dunque presto possibile navigare in rete, scaricare la posta elettronica, semplicemente disponendo di un personal computer portatile con scheda ricevente.
Il Wi-fi all'estero ha già conquistato fino a oggi almeno 20 milioni di «navigatori». Il provvedimento del ministro Gasparri stabilisce che gli operatori interessati a realizzare le reti per il Wi-fi pubblico dovranno chiedere una semplice autorizzazione, ma non dovranno arrecare interferenze ad altri servizi e usare la potenza di emissione prescritta, perché «le frequenze usate sono di tipo collettivo ed esse non vengono assegnate a ciascun operatore in maniera esclusiva, come invece avviene nei sistemi di telefonia mobile».
«Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto - ha affermato il ministro Gasparri - perché la regolamentazione approvata contribuirà ad accrescere la competitività del nostro Paese nel mercato dell'accesso a Internet».

R. F.