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Subject  :  Rinnovato il contratto della scuola
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  16 May, 2003 on 19:37
da LA Stampa Web

Rinnovato il contratto della scuola
Ecco cosa cambia

16 mggio 2003

ROMA. A 17 mesi dalla scadenza e dopo sette mesi di trattative è stato siglato oggi alle 13,34 il contratto della scuola.

Il contratto è stato sottoscritto dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Scuola, Enrico Panini, Daniela Colturani e Massimo Di Menna.
Assente, invece il coordinatore nazionale della Gilda, Alessandro Ameli, che nei giorni scorsi aveva abbandonato il tavolo delle trattative.

Il nuovo accordo è valido, per la parte normativa da gennaio 2002 a dicembre 2005 mentre per la parte economica dal 1 gennaio 2002 al 31 dicembre 2003.

Il contratto, scaduto il 31 dicembre 2001, riguarda circa un milione di persone (seicentomila gli insegnanti), tra docenti e personale Ata, amministrativi, tecnici e ausiliari.

La parte normativa dell'intesa decorre dal primo gennaio del 2002 e scadrà il 31 dicembre del 2005. La parte economica, invece, decorre sempre dal primo gennaio del 2002, ma scade il 31 dicembre del 2003.

Per tutto il personale pari a circa un milione e cento mila persone - di cui circa 850 mila docenti e circa 260 mila assistenti tecnici amministrativi - l'aumento di stipendio avverrà in due tranches: la prima a partire dal primo gennaio 2002 e la seconda dal primo gennaio 2003.

L'intesa per il rinnovo del contratto della scuola «riconosce, anche economicamente, l'importante funzione svolta dagli insegnanti» - ha commentato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti - «Gli elementi di novità contenuti nel contratto per quanto riguarda l'aspetto economico e normativo - ha dichiarato il ministro, esprimendo viva soddisfazione per l'intesa - rappresentano un messaggio di incoraggiamento e di riconoscimento, in tempi di difficile congiuntura economica sia nazionale sia internazionale, rivolto ai docenti perchè rafforzino la loro fiducia nel proprio lavoro. Le indicazioni del Governo per il comparto della scuola sono state tradotte infatti in un contratto di lavoro positivo».
«Lo sforzo finanziario - sottolinea Moratti - è stato notevole sia per il personale docente sia per il personale non docente, per il quale sono previsti significativi aumenti di stipendio».

Il ministro ha quindi espresso «apprezzamento» alla delegazione dell'Aran e ai sindacati del settore «che hanno condotto una lunga trattativa fino al raggiungimento di un risultato positivo per tutti».
«Nel grande mutamento che investe la nostra società - ha osservato Moratti - i giovani hanno sempre bisogno di educatori preparati e con un proprio ruolo sociale sempre più riconosciuto. Sono convinta che la qualità del sistema formativo passi, in modo particolare, attraverso la qualità del corpo docente, l'arricchimento del suo patrimonio culturale e professionale, sempre più aderente alle esigenze degli studenti e delle famiglie».


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