Alla Bagnaia (Siena) il convegno annuale tra mondo della stampa, studenti e insegnanti
Giornali e scuola, a maggio gli «Stati generali»

Più editori e direttori di giornali, più insegnanti, più studenti. La seconda edizione del convegno annuale «Crescere fra le righe», promosso dall’Osservatorio giovani-editori il 24 e 25 maggio prossimi nella tenuta della Bagnaia, sulle colline senesi, si annuncia affollata: fra i personaggi di primo piano della carta stampata, sarà più facile fare il conto degli assenti che non elencare tutti quelli che hanno deciso d’esserci. Erano 78 i professionisti presenti alla passata edizione: quest’anno si sono già prenotati in 150, compresi i nomi del Gotha dell’editoria. La formula è la stessa dello scorso anno: uguali opportunità per tutti. Il numero dei protagonisti dell’informazione (fra editori, direttori e amministratori dei grandi gruppi editoriali) sarà pari a quello degli studenti delle Superiori invitati alla kermesse e scelti fra coloro che partecipano al progetto del «Quotidiano in classe» promosso dall’Osservatorio (nel cui comitato di presidenza siedono Cesare Romiti per Rcs-Corriere della Sera , Andrea Riffeser Monti per Poligrafici editoriale, Guidalberto Guidi per Il Sole 24 Ore , oltre ad Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio).
Una Cernobbio dell’editoria, la chiama Ceccherini. Il «motore» della due giorni di confronto sarà la ricerca annuale promossa dell’Osservatorio per fotografare il rapporto fra giovani e giornali. Un lavoro svolto dall’Eurisko che può contare su un «campione» di studenti raddoppiato rispetto alla precedente edizione: 426 mila quelli «monitorati» con questionari su gusti, valori, interessi e abitudini, una percentuale tonda del 14%, stando ai dati Istat, dei giovani italiani fra i 14 e i 19 anni.
Presentazione della ricerca, dunque. Poi via ai dibattiti e alle tavole rotonde, con la solita scelta nutrita di ospiti internazionali e di rappresentanti delle istituzioni (anche qui si gioca ad armi pari: tanti del governo, tanti dell’opposizione). Si parlerà di carta stampata, di quotidiani italiani ed esteri, ma anche di multimedialità. Obiettivo: rafforzare il dialogo fra giovani e giornali, avviato tre anni fa con la prima edizione di «Quotidiano in classe», e insieme disegnare gli scenari futuri dell’editoria. «Crediamo che nella sfida per riavvicinare i giovani ai giornali non ci siano spazi per dividersi, ma solo ragioni per unirsi», è lo slogan di Ceccherini.

Da. Mo.