Subject | : | Scuola, via all’assunzione di 30 mila insegnanti |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 20 Jul, 2001 on 07:40 |
da Il Corriere della Sera Venerdì, 20 Luglio 2001 Il ministro: in aula già da settembre. Metà saranno precari, gli altri vincitori di concorsi Scuola, via all’assunzione di 30 mila insegnanti
Il ministro della Pubblica istruzione vuol completare l’operazione in quaranta giorni. Già trovato l’accordo con il Tesoro Scuola, via libera a trentamila assunzioni Moratti: gli insegnanti in servizio da settembre. Metà saranno precari, gli altri vincitori di concorsi
L’ANNUNCIO DELLA MORATTI - In una giornata a tappe forzate, Letizia Moratti ha illustrato al Parlamento obiettivi e strategie. Prima di tutto il decreto sui precari: necessario, ha spiegato, «per consentire l'avvio regolare dell'anno scolastico». Alla luce dei «gravi ritardi e inadempimenti che avevano portato ad una situazione di emergenza che si era stratificata negli anni». Ritardi, ha detto, ai quali si erano aggiunte «le preoccupazioni derivanti dalle sentenze (peraltro esecutive) dei Tar». Poi l’annuncio: 30mila assunzioni di docenti già per il prossimo settembre. Il quadro generale lo ha fornito il sottosegretario, Valentina Aprea, durante un’audizione al Senato. «Certo si è già aperta la emergenza dei posti del 2001-2002 - ammette - ma noi tenteremo di avere l’autorizzazione a coprirli il più presto possibile». I COMMENTI - La Cgil Scuola minimizza la portata dell’annuncio: «Non rappresenta una novità - sottolinea il segretario Enrico Panini - bensì la conferma dell'entità dei posti già previsti dallo scorso anno». La Uil chiede subito il decreto interministeriale di immissione in ruolo dal prossimo anno scolastico perché questo «non resti solo un annuncio». Soddisfatto Fedele Ricciato dello Snals: «La stabilità di lavoro si traduce in continuità didattica». E Daniela Colturani, Uil Scuola: «E’ un segnale importante, che rasserena» . L’ex ministro Berlinguer definisce Berlusconi «mosca cocchiera»: «Dice di voler cancellare la riforma dei cicli, ma ciò è impossibile poiché la riforma è ormai dentro la società. Vuole poter dire che è lui ad aver fatto tutto».
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