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Subject  :  La scuola nell’epoca della riforma: il rapporto con gli enti locali e le famiglie
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  19 Jan, 2003 on 23:37
Circolo MCL Venezzano - Mascarino di Castello d'Argile (Bologna)
"La scuola nell’epoca della riforma: il rapporto con gli enti locali e le famiglie"
Mercoledì 15 gennaio 2003

Si è svolto mercoledì 15 gennaio 2003 nella Sala del "Circolo MCL di Venezzano - Mascarino" di Castello d'Argile un convegno organizzato dal Movimento Cristiano Lavoratori di Bologna sul tema: "La scuola nell’epoca della riforma: il rapporto con gli enti locali e le famiglie".
I lavori sono stati introdotti da Mario Bortolotti, Presidente provinciale MCL di Bologna, mentre le relazioni sono state tenute dal Dott. Paolo Marcheselli, Dirigente del CSA - Centro Servizi Amministrativi (Provveditore agli Studi di Bologna) e dalla Prof. Beatrice Draghetti, Assessore alle Politiche Scolastiche della Provincia di Bologna; le conclusioni sono state tratte da Floriano Roncarati, Presidente regionale MCL Emilia - Romagna e Dirigente Scolastico della "Direzione Didattica 5° Circolo di Bologna".

Sintesi delle conclusioni del Presidente regionale MCL Floriano Roncarati
Il Movimento Cristiano Lavoratori ha sempre avuto attenzione alle problematiche della scuola: ricordo che nel 1973 organizzammo un Convegno sugli organi collegiali e la partecipazione scolastica al “Centro San Domenico”, con la presenza dell’On. Michelangelo Dell’Armellina, uno dei Padri fondatori del MCL, il quale era in quel periodo Sottosegretario alla Pubblica Istruzione.
Sono trascorsi trenta anni dalla nascita del Movimento Cristiano Lavoratori, ma le scelte di politica scolastica continuano ad interessarci; la scuola, come ambito di educazione e socializzazione, può offrire un contributo specifico nell’offerta di strumenti per l’interpretazione della realtà e per la valorizzazione della partecipazione delle famiglie e degli studenti. I giovani devono avere la possibilità di contribuire alla costruzione di itinerari formativi che li vedano protagonisti della vita pubblica; la scuola è chiamata, quindi non solo ad istruire, ma anche ad educare.
La storia è profondamente cambiata in questi decenni, ma la nostra cultura ha ancora molto da offrire alla società e alla scuola:
o è nella scuola che si formano i cittadini di domani;
o la scuola è il principale interlocutore delle famiglie per l’educazione dei figli;
o la scuola è una delle più importanti istituzioni del territorio con le quali l’associazionismo deve rapportarsi.
Con la promulgazione del DPR 275/99, il “Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolastiche”, all’art. 4 in riferimento all’”autonomia didattica” si afferma: “Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della scelta educativa delle famiglie realizzano i percorsi formativi funzionali al diritto di apprendere ed alla crescita di tutti gli alunni”; questo punto rappresenta una nota qualificante della presenza delle famiglie nella scuola.
La scuola purtroppo non è più da molti anni adeguatamente seguita dai mezzi di informazione, mentre i mass media stanno assumendo un ruolo sempre più decisivo nella nostra società. Costituiscono“un nuovo potere”, come ha scritto Paolo VI nel 1971 nella “Octogesima adveniens”, la cui influenza è crescente in ogni ambito della vita sociale per la profonda trasformazione prodotta; va però sottolineato che i mezzi di comunicazione, da soli, non garantiscono una comunicazione pienamente umana. Esigono assolutamente la mediazione dell’educazione; questo è l’importante ruolo affidato alla scuola, ma purtroppo questa agenzia educativa non riesce neppure a "fare notizia" in modo completo e corretto.
Negli ultimi due anni è profondamente cambiata la struttura riguardante la scuola: per dare una idea della complessità delle istituzioni scolastiche ricordo che la “Direzione Didattica del 5° Circolo di Bologna”, dove svolgo attualmente la funzione di Dirigente Scolastico, è articolata su tre plessi con ottanta docenti, mentre il personale ATA è così suddivisi: tre assistenti amministrativi e quindici collaboratori scolastici, che dipendono dal Direttore SGA, seicento alunni e di conseguenza milleduecento genitori; per la sua complessità rappresenta quindi una "media azienda", una delle più grandi del Quartiere Savena di Bologna. Ipotizzare in realtà scolastiche di queste dimensioni l'URP, in altre parole l'Ufficio Relazioni per il Pubblico, sarebbe organizzativamente plausibile, ma la cronica mancanza di risorse che caratterizza le politiche scolastiche del nostro paese lo rende difficilmente proponibile.
Uno slogan recita "Solo se si conosce si può partecipare": compito del MCL è di lavorare per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi delle politiche che riguardano la formazione e favorire l’impegno dei genitori.
Come Dirigente Scolastico ritengo che un sistema vero di istruzione deve essere integrato: noto ancora emergere, purtroppo fra i docenti statali la considerazione che la "scuola non statale" rappresenta un sistema che sottrae risorse alle istituzioni educative dello Stato; questa visione della società dimostra la necessità di un lavoro di azione e sensibilizzazione nel quale l’MCL deve impegnarsi. Insegnare a guardare dentro alle “scatole istituzionali” è compito di ogni organismo che vuole fare formazione e presenza sociale; per il Movimento Cristiano Lavoratori la convivenza umana e sociale si deve strutturare su tre principi, fra loro inscindibili: la sussidiarietà, la solidarietà, la responsabilità. Se compito dello Stato è la realizzazione del "bene comune", cioè di quell'"insieme di condizioni di vita sociale grazie alle quali gli uomini possono conseguire il loro perfezionamento più pienamente e con maggiore speditezza", funzione dell'associazionismo è favorire la partecipazione democratica alle attività sociali nel territorio, favorendo un passaggio da una concezione e da un atteggiamento rivendicativo ad un atteggiamento propositivo e collaborativo. La scuola ha bisogno delle famiglie, le famiglie hanno bisogno della scuola.


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