Subject | : | Italia, l’emorragia dei cervelli |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 14 Dec, 2002 on 07:14 |
da La Stampa Sabato, 14 Dicembre 2002 DALLA FINE DEGLI ANNI 90 AUMENTA LA FUGA DEI LAUREATI ALL’ESTERO di Giovanni Peri LA fuga dei laureati italiani all'estero è un fenomeno di cui spesso si discute senza l'appoggio di dati significativi. Analizzando i flussi di laureati italiani che vanno all'estero il fenomeno appare drammatico e in crescita. Mentre all'inizio degli anni ྖ meno dellƇ% dei nuovi laureati emigrava all'estero, alla fine degli anni ྖ circa il 4% dei nuovi laureati lascia l'italia. Questi dati emergono da una analisi AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero), il solo database attendibile sugli Italiani all'estero. Usando questi dati siamo in grado di evidenziare tre fenomeni:
La Tavola 1 riporta nella prima riga per l'anno 1999 il totale dei laureati italiani che lavorano all'estero in percentuale del totale dei laureati in Italia (2.3%) e il totale dei laureati stranieri che lavorano in Italia sempre in percentuale del totale laureati (0.3%). Le stesse percentuali sono poi riportate per gli altri grandi paesi dell'Unione Europea (Germania, Francia, Regno Unito, Spagna). Gli altri paesi, con eccezione della Spagna, hanno ben piu' laureati stranieri nel loro paese che laureati emigrati all'estero. In Spagna i due valori sono simili: 0.8% laureati emigrati contro 0.5% laureati stranieri nel paese. In Italia la percentuale di laureati emigrati è sette volte maggiore di quella di laureati stranieri presenti nel nostro paese. Conseguenze Il fenomeno appare molto grave se pensiamo che vari studi mostrano che nei paesi avanzati l'aumento del «capitale umano» è responsabile di una importante fetta della crescita economica. Jones 2002 mostra che per gli USA un terzo della crescita nel reddito pro-capite dal 1950 ad oggi è dovuto alla maggiore istruzione. L'Italia, a partire dalla metà degli anni ྖ ha perso un ingente capitale umano... Poiché dal 1996 la percentuale di laureati tra gli emigranti è maggiore di quella nella popolazione residente, il «capitale umano» pro-capite (non solo quello totale) si è ridotto a causa del flusso migratorio. I laureati sono la parte della forza lavoro che promuove ricerca, innovazione, talvolta anche imprenditoria. La crescente perdita di cervelli può avere quindi conseguenze gravi per la crescita del paese. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |