Subject | : | Scuola, Cnr, formazione: dove mancano i fondi |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 11 Dec, 2002 on 08:58 |
da Il Corriere della Sera Mercoledì, 11 Dicembre 2002 I DATI Ecco tutti i rischi: riduzione dei servizi, blocco dei lavori per aule e biblioteche, chiusura di istituti, aumenti delle tasse ROMA - Rettori che rinunciano al mandato perché le università non hanno abbastanza fondi, tagli a voci essenziali del bilancio dell’istruzione, enti di ricerca in affanno. Sono gli effetti della Finanziaria su scuole, atenei e grandi istituzioni scientifiche. Il rigore della manovra economica, secondo i «magnifici», colpisce un settore già messo a dura prova e rischia di provocare un peggioramento del servizio o addirittura la paralisi della ricerca. UNIVERSITA’ - Per non arretrare rispetto alla precedente manovra economica gli atenei avrebbero bisogno di almeno 6.499 milioni di euro. Qualora il governo si facesse carico degli aumenti di stipendio del personale, compreso quello tecnico e amministrativo, come chiedono i rettori, ne basterebbero 6.200. Se le cifre dovessero restare invariate gli atenei, non potendo intervenire sugli stipendi, dovrebbero attuare dei risparmi sulle voci non fisse del proprio bilancio: dalla riduzione, anche in termini di orario, di alcuni servizi al blocco dei lavori per il miglioramento di aule, biblioteche, laboratori e sale di lettura. Le decisioni verrebbero prese sede per sede. E non è escluso, anche se considerata dai rettori come ipotesi estrema, un aumento delle tasse universitarie. La maggior parte degli atenei dispone ancora di un margine prima di sfondare il tetto del 20 per cento del fondo statale, che limita la raccolta del contributo a carico degli studenti. Un aumento delle tasse, denuncia l’Unione degli universitari, è in discussione negli atenei di Cagliari (100 per cento nella fascia minima) e Caserta (20 per cento). A Bologna le tasse delle lauree specialistiche sono aumentate del 100 per cento rispetto alle vecchie quadriennali. Inevitabili, secondo i rettori, dei contraccolpi sulla ricerca che si conduce nei singoli atenei. L’Italia oggi investe in questo campo meno dell’uno per cento del Pil contro una media europea del due per cento. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |