Subject | : | "Le Radici ed il Futuro: Lombardia, una tradizione da promuovere" |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 19 Nov, 2002 on 19:18 |
"Le Radici ed il Futuro: Lombardia, una tradizione da promuovere" Il Ministro all'incontro di Varese, 18 novembre 2002 Cari ragazzi, cari docenti, cari genitori,
In Lombardia sono in fase avanzata: In questa prospettiva prende forma progressivamente un nuovo concetto, quello di collaborazione: un rapporto paritario tra istituzioni che collaborano nel governo territoriale dell'istruzione e della formazione, per favorire contesti coerenti e coordinati, capaci di assicurare all'utenza opportunità di apprendimento ricche e differenziate. Anche a questa vostra scuola il Governo si è ispirato nelle linee guida discusse in Parlamento per la riforma dell'intero sistema educativo, con gli obiettivi di migliorare e qualificare l'offerta formativa, e al contempo di coinvolgere pienamente in questa azione le Regioni e le autonomie locali, nel quadro della riforma federalista dello Stato e della devoluzione di poteri effettivi di governo alle Regioni. Si è cercato quindi di individuare linee di azione coerenti con entrambi gli obiettivi, definendo distinti ruoli articolati su tre livelli:
E' in questo scenario che sono nati e si sono sviluppati il progetto ed il concorso "Le radici ed il futuro: Lombardia, una tradizione da promuovere". L'iniziativa, bandita in collaborazione con l'Assessorato alla formazione, istruzione e lavoro della Regione Lombardia e sostenuta dall'attenzione di un Comitato di esperti di altissima qualificazione culturale e professionale, cui vanno i miei ringraziamenti, aveva l'obiettivo di finanziare 50 progetti finalizzati al potenziamento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, collegandosi ai mestieri, alle professioni, alle tradizioni del territorio lombardo. I progetti presentati dalle scuole statali e paritarie che hanno aderito al concorso (308 fra materne, elementari, medie e superiori) hanno avuto queste connotazioni:
Il vostro impegno concreto non sarebbe stato possibile senza la partnership educativa tra scuola e famiglia, il vero punto di forza per dare ai ragazzi le massime opportunità di uno sviluppo sereno ed armonioso e per fronteggiare i complessi problemi della crescita, dello svantaggio e del disagio. Nel primo articolo del progetto di legge per la riforma della scuola, approvata nei giorni scorsi al Senato, abbiamo voluto infatti riaffermare la funzione primaria dei genitori nella nostra scuola per "....la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell'età evolutiva, delle differenze e dell'identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori". La presenza attiva della famiglia è un bene prezioso, da cui non si può prescindere, come è ben evidenziato dalle esperienze realizzate nelle scuole che oggi vengono presentate. La presenza dei genitori, singolarmente o associati, rafforza ed accresce il carattere comunitario della scuola; ciò permette di sviluppare quello spirito di appartenenza da cui nasce l'alleanza tra i ragazzi e la comunità che li educa e li fa crescere. Senso di appartenenza e spirito di solidarietà camminano insieme e costituiscono valori fondanti per le nuove generazioni. Vogliamo lavorare sul vissuto degli studenti, scommettendo sulla sensibilità "sociale" e sul senso di appartenenza, perché si sentano protagonisti oggi nella scuola e domani nel mondo. Il percorso che abbiamo scelto è impegnativo e a lungo termine, ma sicuramente vincente. DALLA SCUOLA DELLO STATO ALLA SCUOLA DELLA SOCIETA' CIVILE E' con grande piacere che oggi premio questi 50 progetti di ragazzi lombardi, perché rappresentano i primi prodotti concreti d un passaggio ormai inarrestabile verso un nuovo sistema educativo e formativo, aperto alla società civile, che pone al centro i giovani e le loro speranze per il futuro, le famiglie e le loro aspirazioni , il territorio e l'identità locale. E' stato così per i bambini della scuola-materna elementare Bosina di Varese che hanno saputo ricostruire in un CD la vita delle popolazioni lungo il fiume Olona. Oppure la raccolta di mestieri e professioni locali del circolo didattico di Opera, in provincia di Milano, sfociata in un bella rappresentazione teatrale; in questo filone di ricerca inserisco anche le storie orali di vita locale, raccolte dai ragazzi dell'Istituto comprensivo di Ornago, attraverso un'inchiesta che ha avuto per protagonisti gli anziani del paese, i ricordi dei nonni, la raccolta di antiche immagini. In questo nuovo sistema educativo lo Stato abbandonerà progressivamente i propri compiti tradizionali di gestione ed organizzazione per assumere compiti di indirizzo e di governo. Allo Stato spetterà il ruolo di costruire un'architettura di sistema. Lo Stato stabilirà i principi di qualità didattica, di equità sociale e di garanzia del diritto all'istruzione. Lo Stato dovrà assicurare criteri uniformi per la definizione dei piani di studio e stabilirà i requisiti di accreditamento delle offerte educative e formative, e provvederà alla valutazione dei livelli di apprendimento, con l'obiettivo di una crescita della qualità complessiva del sistema. I piani di studio saranno integrati a livello locale e dai singoli istituti scolastici; mezzi e strumenti didattici saranno ideati e definiti sempre più a livello locale; orientamento e formazione saranno modellati localmente per aderire alle esigenze e alle opportunità del lavoro nel tessuto produttivo del territorio. Allo Stato spetteranno funzioni di programmazione, di regolazione e di controllo degli standard organizzativi e di qualità che non siano un freno, piuttosto un supporto all'autonomia delle scuole, alle loro capacità di sperimentazione didattica, alle opportunità di innovazione. Alle Regioni, agli Enti locali spetta l'importante ruolo di organizzazione e gestione delle risorse finanziarie, strumentali, nel rispetto del principio di autonomia delle istituzioni scolastiche. Siamo convinti che questa nuova architettura di sistema contribuirà ad arricchire l'offerta formativa, a dare più opportunità ai ragazzi e soprattutto crescere con il senso della storia, della loro identità, delle loro tradizioni, perché senza radici non si può avere futuro. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |