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Subject  :  La Moratti a Tremonti: pochi soldi per la scuola
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  15 Nov, 2002 on 07:19
da La Stampa
Venerdì, 15 Novembre 2002

La Moratti a Tremonti: pochi soldi per la scuola

Il premier media in Consiglio dei ministri: «Vero, ma bisogna tenere conto di tutte le esigenze»

ROMA - Il Papa invita il governo a investire di più nella scuola, e il ministro dell´Istruzione Letizia Moratti se la prende con l´«insensibile» ministro dell´Economia, Giulio Tremonti. La battaglia della Finanziaria 2003, che ha costretto il governo a tagliare il possibile per far quadrare i conti pubblici, ha lasciato il segno ed il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è costretto ad un intervento d´imperio per riportare la calma, invitando la Moratti a riconsiderare i suoi giudizi e Tremonti a valutare meglio le esigenze dell´istruzione, anche se sempre «nel quadro più generale delle compatibilità economiche».
«Non è pensabile pensare di rinviare decisioni di investimenti in questi settori che sono cruciali per lo sviluppo sociale ed economico del paese» aveva fatto sapere il ministro Moratti con una nota diffusa poco dopo la fine del Consiglio dei ministri. «I forti richiami del Papa, del Presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio, di numerosi ministri e di molti leaders, esponenti politici e del mondo della cultura, alla necessità di destinare risorse e iniziative per la scuola, l´università, la ricerca, l´educazione e la formazione dei giovani - proseguiva la nota - rendono indispensabile una sensibilità, finora non mostrata su questi temi, da parte del ministro dell´Economia». Nessuna replica ufficiale da Tremonti, che però fa sapere che l´elaborazione della Finanziaria - e la destinazione delle risorse - è stata frutto di un lavoro collegiale di tutti i ministri. Secondo una ricostruzione dell´Ansa, nel corso del Consiglio dei ministri di ieri la questione dei finanziamenti alla scuola, sollevata da Moratti, avrebbe ricevuto una replica negativa di Tremonti. Successivamente, un nuovo contrasto, sulla destinazione (la ricerca per Moratti, la spesa sanitaria per Tremonti) dei proventi di una ipotetica tassa di scopo sulle sigarette. Fatto sta che con una nota ufficiale Berlusconi è stato costretto a chiudere la vicenda. «Comprendo e condivido la passione - dice il premier - e le ragioni con le quali il ministro Moratti difende la scuola, l'università e la ricerca scientifica. Comprendo però, e non posso non condividere, le ragioni del ministro dell'Economia, sensibile come lei ai valori della cultura e dell'università, ma sensibile altresì, per dovere istituzionale, ai conti dello Stato, di cui porta la pesante responsabilità e che difende con altrettanta passione, con impegno e con ammirevole rigore».
Molti i commenti. Alleanza nazionale presenterà un emendamento alla Finanziaria per istituire un ticket sul pacchetto di sigarette e una tassa sui videogiochi finalizzati a finanziare scuola, ricerca e università. Per il leader Cisl Savino Pezzotta ha ragione Moratti, tanto più che la Finanziaria «non ha rispettato gli impegni» sottoscritti nel Patto per l'Italia sui fondi per scuola e ricerca. Il numero uno della Cgil-Scuola Enrico Panini invita il responsabile dell´Istruzione a chiedere «la riscrittura integrale delle norme sulla scuola contenute nella Finanziaria». Infine, Maurizio Fistarol della Margherita: «la tensione istituzionale sul nodo della scuola è ormai giunta al massimo».

r. r.


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