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Subject  :  Il Segretario generale Puglisi: “no a posizioni precostituite sulla sperimentazione scolastica”
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  10 Sep, 2002 on 23:28
Il Segretario generale Puglisi: “no a posizioni precostituite sulla sperimentazione scolastica”

In occasione del dibattito odierno al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione dedicata in particolare ai problemi della sperimentazione e a proposito della quale notizie di stampa hanno fatto emergere l’impressione di una serie di posizioni precostituite assunte nell’ambito delle organizzazioni rappresentate in quell’organo, autonomamente e indipendentemente dal dibattito e precedentemente ad esso, il Professor Giovanni Puglisi, Segretario generale della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO e Rettore dello IULM, ha ritenuto, in una lettera indirizzata al ministro Moratti, di esprimere il suo appoggio alla proposta di avvio della sperimentazione a partire dal corrente anno scolastico.
“ I clamori di stampa che hanno “accompagnato”, ancor prima del suo svolgimento, i lavori e, in qualche modo, le decisioni del Consiglio, - ha affermato il prof. Puglisi- mi spingono ad esprimere a Lei il mio più vivo dissenso su tale metodologia. Un organismo, come il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, dovrebbe e potrebbe essere un luogo di riflessione autorevole e ponderata, utile al Ministro per il conforto delle Sue decisioni, solo nel caso in cui il dibattito al suo interno fosse scevro da pre-giudizi e da orientamenti di parte assunti in sedi esterne al Consiglio stesso.
“ Pur ritenendo legittimo il confronto e il dibattito interno al mondo della scuola e delle organizzazioni sindacali che lo rappresentano- ha continuato Puglisi- ritengo che il dibattito in Consiglio dovrebbe essere caratterizzato da una autorevole autonomia dei suoi componenti rispetto alle determinazioni assunte dagli organismi dai quali essi sono stati designati all’atto del loro ingresso in Consiglio. La dinamica del dibattito, le interrelazioni fra gli interventi, il dialogo con il Ministro, dovrebbero costituire elemento essenziale della formazione della volontà dell’organo collegiale che esprime il suo parere al Ministro. “
Nel sottolineare la crisi culturale vissuta dalla scuola italiana, Il prof. Puglisi ha concluso il suo messaggio sostenendo una visione della scuola in cui le ricadute di natura amministrativa, organizzativa e sindacale, non solo non dovrebbero essere preclusive, ma dovrebbero, discendere da una impostazione di base e da una filosofia dell’educazione che si modelli insieme con le tradizioni della scuola italiana e la correlata necessità di sperimentarne nuovi percorsi formativi.

Roma, 10 settembre 2002


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