Subject | : | Università, a rischio la riforma delle lauree |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 26 Aug, 2002 on 11:20 |
da Il Corriere della Sera Lunedì, 26 Agosto 2002 Gli esperti: gli atenei tendono a eliminare l’esame dal triennio al biennio specialistico ROMA - Il tre più due, ovvero l’organizzazione degli studi scandita da un primo ciclo di durata triennale per il conseguimento della laurea e un secondo di durata biennale per la laurea specialistica, rischia di trasformarsi in un quinquennio secco. Esattamente il contrario di ciò che si era prefissa la riforma dell’Università: offrire agli studenti un percorso più breve e flessibile. La tendenza che si sta profilando all’orizzonte - in questi giorni si stanno approvando i piani di studio delle lauree di secondo livello - è infatti quella di istituire per ogni laurea triennale una specialistica che ne rappresenta lo sbocco naturale e in qualche modo obbligato nella stessa sede, grazie al riconoscimento automatico di tutti i 180 crediti. In estrema sintesi, lo studente che consegue una laurea di primo livello in una certa facoltà di un ateneo verrebbe sostanzialmente indotto a proseguire la sua carriera nella stessa università accedendo, col vantaggio di non doversi sottoporre ad alcuna verifica sui crediti, alla laurea specialistica che si propone, anche nel nome, come il naturale proseguimento di quella appena conseguita. Tutto questo alla faccia della mobilità dei giovani nel territorio nazionale, per non parlare di quella tra le discipline. La carriera universitaria verrebbe così definita dalla scelta di primo livello. Un’ingessatura che potrebbe riportare il sistema universitario alla situazione precedente la riforma, con l’aggravante che i quattro anni in molti casi diventerebbero cinque, allungando ancora di più l’età già elevata dei nostri laureati. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |