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Subject  :  Berlusconi-Tremonti, avviso ai ministri: pochi i soldi
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  29 Jul, 2002 on 06:58
da Corriere.it
Lunedì, 29 Luglio 2002

AL «CONCLAVE» SARDO / Capo del governo e responsabile dell’Economia indicano le priorità: riforma fiscale e ammortizzatori sociali

Berlusconi-Tremonti, avviso ai ministri: pochi i soldi


ROMA - Berlusconi e Tremonti in conclave in Sardegna a litigare sui conti, con il ministro nel ruolo del Signor No e il premier in quello di chi sta perdendo la pazienza? Ma quando mai, smentiscono seccamente i collaboratori del capo del governo. I due, giurano, filano di perfetto accordo e, se di screzi tanto si parla, è perché tra i due c’è «un gioco delle parti, chiaro no?». Tanto chiaro magari non è, ma una cosa è certa: nel weekend a Portorotondo, passeggiando nel parco di villa La Certosa, Berlusconi e Tremonti hanno a lungo parlato di risorse, di priorità di spesa, di conti meno rosei del previsto. E lo hanno fatto convinti entrambi che, come ripete nelle ultime settimane Berlusconi, «i soldi non ci sono, quindi le riforme dovranno procedere a ritmo meno spedito del previsto perché le nozze non si fanno con i fichi secchi». Insomma, l’incontro tra Berlusconi e il responsabile dell’Economia - necessario, spiegano dai rispettivi entourages, a fare «una ricognizione generale» delle entrate e delle uscite previste - serve anche a mandare un messaggio chiaro ai ministri che nel mese di agosto saranno ricevuti in Sardegna dal Cavaliere: le risorse sono quelle che sono, quindi tutti si tengano bassi con le richieste, visto che buona parte dei soldi a disposizione sarà impiegata per quelle che attualmente sono le priorità dell’esecutivo e, cioè, riforma fiscale e ammortizzatori sociali.
Sì, perché pare proprio che per le altre riforme, scuola compresa, bisognerà andare con i piedi di piombo e, comunque, né Tremonti né Berlusconi vogliono illudere i colleghi. E proprio per questo sui colloqui del weekend trapela poco: certo si è parlato di privatizzazioni, della legge sulle fondazioni bancarie che sta dividendo la maggioranza, di pensioni e forse anche dell’ipotesi di condono fiscale totale, che non piace al ministro dell’Economia. Ma sono stati studiati anche dossier specifici: quello sui finanziamenti da accordare ai familiari delle vittime dell’incidente di Linate (250 miliardi di vecchie lire, se ne parlerà al prossimo Consiglio dei ministri, visto che in quello scorso non si è riusciti a sciogliere il nodo) e quello sui fondi da destinare alla riforma della Farnesina, riforma alla quale Berlusconi tiene moltissimo: «Se Tremonti non mi dà i soldi, lo avveleno!», ha infatti giurato qualche giorno fa agli ambasciatori.

P. D. C.


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