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Subject  :  Web e tivù si guardano da lontano
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  02 Jul, 2002 on 07:14
da La Stampa
Martedì, 2 Luglio 2002

Web e tivù si guardano da lontano
Per l´integrazione ci sono ancora problemi tecnici e legali

Prima o poi Internet e la televisione convoleranno a giuste nozze. Ne sono convinti gli analisti di mercato e da anni lo profetizzano i guru dei new media. Per ora, tuttavia, si vive ancora in una fase di grande turbolenza. I problemi sono di carattere tecnologico e legale. Dei primi siamo a conoscenza un po´ tutti, in particolar modo chi utilizza ancora il doppino telefonico per entrare in Rete. Per avere una definizione sufficiente e a schermo intero, su Internet le immagini in movimento hanno bisogno di una banda larghissima: fibra ottica o giù di lì. Anche l´Adsl non basta, se non per le finestrelle di Real Player, Windows Media Player e Quicktime. Sul fronte legale, invece, i problemi ricordano quanto avviene in campo musicale e cinematografico: passando al digitale, anche il mercato televisivo rischia di trasformarsi in un far west. Un buon esempio di ciò arriva dal Nordamerica, dove il problema tecnologico e della larga banda è già quasi risolto e in primavera si sono viste le avvisaglie di una tempesta legale in stile Napster. La società nell´occhio del ciclone questa volta si chiama SonicBlue, produttrice di ReplayTv. ReplayTv è un Dvr (Digital Video Recorder), un registratore digitale di programmi televisivi che permette anche di iscriversi a un sistema Internet di file-sharing, dove gli utenti possono condividere liberamente i programmi, compresi quelli delle pay-tv. Se a questo si aggiunge che viene anche facilitata l´eliminazione degli spot, si capisce come un simile prodotto abbia fatto imbufalire sia i grandi network (Cbs, Abc, Nbc) che i fornitori di contenuti (Disney, Paramount) che gli inserzionisti pubblicitari. Problemi di diritti spuntano anche per i grandi eventi sportivi. Se qualcuno, nonostante le tristi vicende della Nazionale, fosse ancora interessato a vedere i gol dei Mondiali, su Internet potrebbe farlo solo iscrivendosi (a pagamento) al sito ufficiale della Fifa. Per il resto, i diritti sono stati bloccati per non danneggiare le compagnie televisive. In Italia, la soluzione più vicina all´integrazione Internet-Tv è rappresentata dall´offerta video di Fastweb: un pacchetto ricchissimo, che permette di recuperare vecchi programmi, di registrare in digitale sui canali Rai e Mediaset, di vedere la pay-tv via Internet (senza la parabola). Un simile servizio richiede però la fibra ottica e Fastweb è presente solo a Milano e (parzialmente) a Roma, Torino, Genova, Bologna e Napoli. E´ il solito problema tecnologico, che potrebbe venire superato grazie al satellite: in questo caso Internet e la Tv arriverebbero ovunque, insieme, direttamente sul tetto delle nostre case. A questo proposito il nome da seguire è Netsystem. Le idee sono molte e la direzione sembra quindi inevitabile: Internet e Tv viaggeranno insieme, si mescoleranno e troveranno nuova linfa nelle mirabilie tecnologiche della Tv digitale e interattiva. Ma questo accadrà tra qualche anno. Nell´attesa, quello che si può fare è guardare i servizi filmati di My-Tv (www.my-tv.it), la prima televisione italiana nata sul Web e per il Web e diventata famosa per le esibizioni canore di Gino il Pollo ("Tu vuo´ fa´ o´ Talebano", "Papaveri e burka"). Oppure consultare quei siti che ti permettono di fruire in modo migliore della Tv tradizionale, come www.zapping.it, dove si possono sfogliare i palinsesti delle reti nazionali, o il nuovissimo www.film.tv.it, che ti avverte via mail quando va in onda il tuo film preferito.

Luca Castelli


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