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Subject  :  Un software gratuito per proteggere i piccoli dalla pornografia online
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  31 May, 2002 on 07:05
da Il Corriere della Sera
Venerdì, 31 Maggio 2002

Sul sito del ministero dell’Innovazione

Un software gratuito per proteggere i piccoli dalla pornografia online

Ma connettersi con l’indirizzo può portare a sorprese: si viene dirottati verso pagine hard


MILANO - Una baby-sitter virtuale con qualche equivoco. Il ministero dell’Innovazione metterà a breve a disposizione sul suo sito Internet (e sul portale della pubblica amministrazione, che debutta domenica), un software in grado di tenere i bambini lontani da immagini pornografiche e contenuti violenti. Una sorta di filtro digitale compreso nel «kit famiglie», un pacchetto di strumenti per aiutare quel 35 per cento di mamme e papà alle prese con bambini tra i 2 e 13 anni che navigano abitualmente. Tuttavia, c’è un «ma». Il sito del dicastero del ministro Stanca si raggiunge digitando www.innovazione.gov.it . Peccato che all’indirizzo, simile ma non uguale, www.innovazione.it si finisca in una pagina che presenta una plateale immagine di signorine discinte unita a un indirizzo che contiene un autoproclamato «Napster del porno». Un indirizzo che nulla ha a che fare con il ministero, ma che chiaramente è più facile da memorizzare. Una sorta di trappola in cui molti cadranno: si cerca un software anti-porno e si finisce in una pagina a luci rosse.
L’indirizzo innovazione.it è stato acquistato un paio di anni fa dalla InTime srl, un’azienda toscana di Fornaci di Barga (Lucca) che crea siti Internet: «Il governo - spiega Stefano Castelli, uno dei soci - ci ha chiesto un paio di mesi fa di ottenere quell’indirizzo, in affitto visto che la legga vieta la vendita dei domini .it . Però, per ora, non se ne è fatto nulla. E poi forse, decideremo di tenerlo. Certo non lo cederemo gratuitamente».
Un imbarazzo da cui il ministero si potrà tirar fuori solo pagando i legittimi proprietari dell’indirizzo: il termine «innovazione» non è un marchio registrato e non può essere reclamato in via prioritaria da nessuno.
Nella speranza che i navigatori azzecchino l’indirizzo giusto, fra un mese circa il software sarà pronto. Nato da un’iniziativa concertata tra il ministero di Lucio Stanca e Microsoft, funzionerà come un filtro: analizzerà i termini contenuti nelle varie pagine Internet e bloccherà quelle che contengono determinate parole scelte dal genitore. L’intervento di mamma o papà resterà così indispensabile. Scaricare e installare il programma non costerà nulla. E se per sbaglio qualcuno finisse per installare il «Napster del porno» di www.innovazione.it , i patti sono chiari: 1,31 euro al minuto. Più Iva.

Paolo Ottolina


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