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Subject  :  Virus, adesso a rischio telefonini e palmari
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  13 May, 2002 on 09:03
da repubblica.it

Rapporto di Euros Consulting e Security Net
Il pericolo arriva solo da Internet

Virus, adesso a rischio telefonini e palmari

Sotto attacco Microsoft e i programmi "Open source" come Linux

di CLAUDIO GERINO

E' Internet la fonte principale, ormai si può dire esclusiva, del "contagio" da virus informatici. E i "malicius code", i programmi che attaccano l'integrità e la funzionalità dei computer, viaggiano quasi esclusivamente con le e-mail, i messaggi di posta elettronica. A rischio, poi - ed è questa la tendenza per il 2002 - non sono solo i personal computer connessi alla Rete, ma anche tutti quegli apparecchi elettronici - dal telefonino cellulare al "palmare" - che possono entrare in contatto con Internet.

Non basta: se fino allo scorso anno sotto attacco erano soprattutto gli elaboratori elettronici che usavano sistemi operativi Microsoft, oggi nel mirino degli scrittori di virus sono finiti anche i cosiddetti sistemi "Open Source", Linux in testa. E, infine, sembra non esserci più il bisogno di "attivare", anche per sbaglio o per inesperienza, i virus contenuti nei messaggi di posta elettronica per subire danni: i "worm" (letteralmente "vermi") si istallano nella memoria del computer anche senza alcun intervento dell'utente e sono in grado di replicarsi e diffondersi via posta elettronica senza limiti.

Sono questi i dati più significativi che emergono dall'ormai consueto "Rapporto statistico sui virus, internet worm e programmi pericolosi in Rete circolanti in Italia" elaborato da Euros Consulting, società di consulenza di banche e associazioni bancarie e SecurityNet, il servizio antivirus della stessa società.

IL CAMPIONE
Si tratta di 2000 utenti, rappresentativi a livello nazionale, appartenenti principalmente ad aziende bancarie e della Pubblica Amministrazione, a piccole e medie imprese industriali e di servizi.

I DATI
I casi di infezione informatica segnalati, nel 2001, sono stati 2049, provocati da 29 diversi tipi di "virus", di cui il 69 % sono classificabili come "Internet worm". Lྑ % di tutte le infezioni, comunque, è stato provocato da 10 virus.

LE FONTI D'INFEZIONE
Lྍ % dei casi ha visto come protagonista la posta elettronica. Un restante 16 % s'è avuto attraverso la specifica vulnerabilità di alcuni tipi di connessione a Internet (chat-line, sistemi di messaggeria in tempo reale, trasferimento di programmi e file musicali) e solo il 3 % da "supporti informatici" infettati come floppy disk, Cd-rom e, per la prima volta, anche Dvd.

I COSTI
Il tempo medio per ripristinare la funzionalità dei sistemi è stato, nella maggior parte dei casi, superiore ai tre giorni per ogni macchina. Il solo costo dei programmi antivirus, a livello mondiale, è stato nel 2001 di oltre 1400 milioni di dollari, il 24 % in più dell'anno precedente.

LE DIFESE
L'aggiornamento quotidiano degli antivirus risulta essere necessario ma non sufficiente. Anche perché i nuovi "Worm" in circolazione tendono soprattutto ad "aprire varchi" per accedere ai computer all'insaputa degli utenti e degli amministratori di sistema. Solo l'integrazione dell'antivirus con sistemi di controllo e protezione degli accessi (firewall) sembra avere un'efficacia reale. Così come è necessario aggiornare i sistemi operativi quando vengano evidenziate nuove vulnerabilità.

(11 maggio 2002)


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