L’Anm ha deciso all’unanimità, ma una corrente chiedeva più prudenza. Di Pietro: un errore, anche se le motivazioni sono giuste

I magistrati scioperano. Il ministro: oltranzisti

La protesta contro il governo prevista per il 6 giugno. Castelli: così diventa tutto più difficile. Bossi: noi ora acceleriamo

Magistrati in sciopero il 6 giugno contro le riforme del governo. La decisione dell’Associazione nazionale è stata unitaria, ma la corrente di centrodestra chiedeva maggior prudenza. Il dialogo, però, continua: sono già in agenda incontri al ministero della Giustizia e alla Funzione pubblica. Per il Guardasigilli Castelli, «ora è tutto più difficile perché ha vinto l’ala più oltranzista dell’Anm». E Bossi: «Scioperano? Noi andiamo avanti come un diretto. Accelerazione tripla». Di Pietro: un errore anche se le motivazioni sono giuste. L’informazione. Il centrosinistra torna in piazza il 4 maggio, con manifestazioni in tutte le città d’Italia per la libertà di informazione e contro «la campagna proterva del presidente del Consiglio contro chiunque non la pensi come lui». Intanto il presidente della Rai Baldassarre e il ministro delle Comunicazioni Gasparri dicono che la «Rai manterrà la sua autonomia».
Messaggio. Nanni Moretti ha animato nello storico teatro romano Ambra Jovinelli una manifestazione di solidarietà per Biagi, Santoro e Luttazzi. Il regista ha letto una lettera con la quale chiede a Ciampi «di frenare le aggressioni di Berlusconi» e invoca un «solenne e inequivocabile messaggio del capo dello Stato alle Camere».