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Subject  :  Martedì sciopero generale l'Italia intera si ferma
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  15 Apr, 2002 on 07:47
da Repubblica.it

E' il primo di otto ore indetto negli ultimi 20 anni
Aderiscono praticamente tutte le sigle sindacali

Martedì sciopero generale l'Italia intera si ferma
Cortei e manifestazioni nelle principali citta
Disagi nei trasporti, numeri verdi di Alitalia e Fs

ROMA - Quattro cortei a Roma, tre a Milano e altrettanti a Firenze, Torino, Bologna, manifestazioni a Genova, Napoli, Palermo e Cagliari. E ancora una catena umana davanti alle ambasciate italiane a Bruxelles e Copenaghen, e sit-in davanti a quelle di Londra e Stoccolma. Il 16 aprile l'Italia si ferma, per il primo sciopero generale di otto ore indetto negli ultimi vent'anni. Motivo principale della protesta: la politica del governo sul lavoro, e in particolare, l'annunciata riforma dell'articolo 18 contestata duramente dai tre sindacati.

Per questo appuntamento così importante Cgil, Cisl e Uil si sono impegnate in forze, ottenendo l'adesione anche di altre sigle sindacali: dall'Ugl (il sindacato vicino a An) ai Cobas, passando per la Cisal, le RdB (rappresentanze di base) e altri autonomi. Coinvolti in prima persona, naturalmente, anche i leader: Savino Pezzotta, segretario della Cisl, terrà il comizio conclusivo in piazza duca d'Aosta a Milano; Luigi Angeletti (Uil) in piazza VIII Agosto a Bologna; Sergio Cofferati (Cgil, la prima organizzazione a lanciare l'idea dello sciopero generale) in piazza Santa Croce a Firenze.

In piazza, anzi, nelle piazze, lavoratori di tutte le categorie: industrie, banche, scuola, amministrazioni pubbliche, servizi. Perché la mobilitazione non è solo contro le deleghe sulla riforma del mercato del lavoro, ma anche, come ha spiegato Pezzotta, "per aprire una partita su fisco, scuola, politiche sanitarie e politiche sull'immigrazione". E anche quelli che non possono scioperare, per garantire i servizi minimi, testimonieranno la loro adesione ideale indossando un cartellino adesivo, privo di sigle sindacali, ma con la scritta "oggi sciopero anch'io: sono qui per garantire i servizi minimi previsti dalla legge e dagli accordi sindacali".

Come ovvio, una tale mobilitazione porterà anche dei disagi, specie sul fronte dei trasporti. Il settore aereo si fermerà dalle 10 alle 18; quello ferroviario dalle 9 alle 17; quello marittimo dalle 9 alle 17; quello pubblico cittadino 8 ore, con modalità stabilite a livello locale.

Alitalia comunica che "sarà costretta a cancellare sui 374 voli in programma 271 voli, di cui 155 nazionali, 112 internazionali e 4 internazionali". Comunque, la compagnia ricorda che i voli compresi nelle fasce orarie 7-10 e 18-21 saranno regolarmente effettuati e nella fascia oraria dello sciopero, dalle 10 alle 18, saranno garantiti i seguenti voli: AZ 1510 Torino-Cagliari; AZ 1511 Cagliari-Torino; AZ 846 Milano Malpensa-Lagos; AZ 748 Milano Malpensa-Dubai; AZ 794 Milano Malpensa-Osaka e AZ 636 Milano Malpensa-Miami. Per ulteriori informazioni, si può contattare il numero verde 800-650055.

Quanto ai treni, nelle ore della protesta viaggeranno 170 convogli, sui 323 previsti. Le Ferrovie invitano la clientela a consultare il sito www.trenitalia.com o a chiamare il numero 8488-88088.

Martedì sarà anche una giornata di black out totale dell'informazione: non ci saranno i quotidiani, i telegiornali, i giornali online.

(14 aprile 2002)


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