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Subject  :  Un miliardo di cellulari nel mondo. Il sorpasso dei telefoni fissi
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  30 Mar, 2002 on 08:04
da Il Corriere della Sera
Sabato, 30 Marzo 2002

Al Lussemburgo il primato assoluto di diffusione, Italia quarta dopo Taiwan e Hong Kong

Un miliardo di cellulari nel mondo. Il sorpasso dei telefoni fissi


Potrebbe succedere oggi. O domani, oppure fra una settimana. Ormai il sorpasso fra il numero degli abitanti delle terra che possiedono un cellulare e quello di chi ha un telefono su linea fissa è solo questione di giorni. Un miliardo di persone con il telefonino contro un miliardo con l’apparecchio di casa. Ad annunciarlo è l’International Telecommunication Union (Itu), l’agenzia dell’Onu che ha appena presentato un rapporto completo sulla diffusione delle nuove tecnologie della comunicazione aggiornato a questo inizio 2002. Nel documento emerge un quadro analitico di come nei diversi paesi si è sviluppato il mercato, il processo di privatizzazione, la concorrenza e anche di come sono sorti nuovi problemi legati al divario crescente fra chi ha a disposizione le nuove tecnologie e chi invece ne è escluso. Secondo l’agenzia dell’Onu, il sorpasso fra cellulari e telefoni fissi è già avvenuto in circa 100 paesi. Compresa ovviamente l’Italia, dove fin dall’estate del ’99 i telefonini hanno conquistato il primato, con oltre 26 milioni di unità in circolazione. Il record assoluto, comunque, spetta al Lussemburgo, che dieci anni fa era solo decimo nella classifica complessiva e adesso è balzato al primo posto. Nel Granducato il 96,7% della popolazione oggi possiede (e utilizza) un cellulare. Secondo posto (era al ventesimo nel ’91) per Taiwan, con una penetrazione pari al 96,6%. Terza Hong Kong (era seconda nel ’91): 84,4%. Poi viene l’Italia, che sale dunque dal nono al quarto posto, con l’83,9% della popolazione «cellularizzata». La classifica dell’Itu allinea quindi Islanda (82%), Israele (80,8%), Austria (80,7%), Gran Bretagna (78,3%), Finlandia (77,8%, scesa dal primo posto assoluto del ’91 all’attuale nona posizione) e Portogallo (77,4%).
Di sicuro, come sottolinea l’agenzia Onu, le telecomunicazioni mobili rappresentano, su scala planetaria, il fenomeno tecnologico più clamoroso del decennio. Nel ’91 meno dell’1% della popolazione mondiale possedeva un telefonino, e appena un terzo dei paesi disponeva di una rete mobile. Adesso oltre il 90% dei paesi è dotata di rete mobile e una persona su sei ha un apparecchio in tasca.
A dare un sostanziale impulso al fenomeno sono stati i processi di privatizzazione (l’85% del fatturato deriva da aziende telefoniche private) e deregulation . Ma le distanze fra nazioni ricche e povere resta enormi. Nei paesi a reddito più alto, pari al 20% della popolazione mondiale, si trova il 70% degli utenti Internet, oltre il 60% di quelli dei cellulari e il 60% di quelli dei telefoni su linea fissa. Nei paesi a reddito più basso, dove vive circa il 40% della popolazione globale, le linee fisse non arrivano al 10% e il numero degli utenti di telecomunicazioni mobili e Internet è sostanzialmente irrilevante.

Giancarlo Radice


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