Subject | : | L’accademico rifiutato |
Author | : | edscuola redazione@edscuola.com |
Date | : | 28 Mar, 2002 on 06:25 |
da La Stampa Giovedì, 28 Marzo 2002 Farsi pubblicare diventa un'impresa di Mario Baudino
«Il curatore della collana e l'autore del libro corrispondono allo stesso nome», scrive. «L'identità anagrafica avrebbe consigliato una collocazione editoriale diversa. Tuttavia, dopo due anni di tentativi - falliti per anche per incertezze, goffaggini, autolesionismo dell'autore, e nonostante la mediazione di amici autorevoli - è apparso evidente che il libro non l'avrebbe trovata». Non è neanche un'accusa contro l'editoria italiana, pare la semplice presa d'atto d'una situazione. Se neppure gli «amici autorevoli» d'uno studioso autorevole riescono nell'impresa in fondo banale (per degli addetti ai lavori) di trovare un editore, che cosa si nasconderà fra le 142 pagine del volume? Risposta: niente di scandaloso. Non è un libro d'avanguardia, complesso e difficile; anzi tende al lirismo. Questa autobiografia in forma di romanzo, presentata nel risvolto di copertina come un romanzo storico che ripercorre il Novecento, è in realtà la narrazione, per sprazzi, per illuminazioni, di una vita, dove gli avvenimento storici stanno decisamente sullo sfondo e in primo piano ci sono soprattutto il rapporto dell'autore col padre (molto belle le pagine dove si racconta la sua avventura partigiana), con le donne e soprattutto con il paesaggio toscano, quello contadino d'un tempo, descritto con un gusto fra Tozzi e Panzini, e con una grande adesione sentimentale. Ci sono anche quattro righe molto cattive contro un Adriano Sofri non nominato esplicitamente, e riflessioni sul comunismo e sugli operai, che però non ci sembrano fondamentali nell'economia del racconto. È insomma un buon libro, migliore di tanti altri normalmente pubblicati dai maggiori editori italiani e presentati talvolta come capolavori. Ciononostante, non ha avuto fortuna (fino a ora, almeno). E l'autore si è divertito - amaramente - a sottolinearlo. Perché? La domanda coinvolge il rapporto fra «tribù» intellettuali, fra editoria e università, una volta strettissimo, ora evidentemente più allentato, se non problematico.Tanto che anche un potente accademico può collezionare rifiuti editoriali impensabili trent'anni fa. E se ci rileggiamo ancora una volta il romanzo, difficilmente comprensibili, in questo caso specifico, anche adesso. http://www.edscuola.it http://www.edscuola.com Mail: redazione@edscuola.com |