da Il Corriere della Sera Domenica, 27 gennaio 2002I PRESIDI «Ma per i ragazzi la prova sarà più dura» ROMA - «Il passaggio dalla commissione metà interna e metà esterna ad una totalmente interna ripropone, modificato, un gioco di ruolo ben noto agli addetti ai lavori», dice Antonino Petrolino, del direttivo dell’Associazione nazionale presidi (Anp). C o n quali conseguenze? «Venuto meno l’obbligo di difendere agli occhi dei commissari esterni la serietà della scuola e il lavoro svolto nelle classi, i commissari interni recupereranno verosimilmente la pienezza del proprio ruolo di valutatori. E’ lecito quindi attendersi una maggiore severità negli accertamenti, almeno in tutti i casi in cui il consiglio di classe abbia lavorato seriamente durante l’anno e non sia quindi disposto ad eccessive indulgenze nei confronti degli studenti più svogliati o assenteisti. Quelli che in passato non venivano neppure ammessi a sostenere la prova». Lei è favorevole alle commi s sioni tutte interne? « Credo che la commissione composta da tutti membri interni allargherà le differenze già esistenti tra le scuole portatrici di un progetto formativo qualificato e le altre. Le prime vedranno rinforzato il loro ruolo, mentre le seconde saranno più esposte di prima alla tentazione di autoassolversi promuovendo tutti gli studenti». G. Ben.
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