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Subject  :  Riforma Moratti, scontro sulla delega
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  19 Jan, 2002 on 01:15
da Il Resto del Carlino
18 Gennaio 2002

Riforma Moratti, scontro sulla delega


ROMA — Potrebbe arrivare la settimana prossima al consiglio dei ministri la riforma della scuola voluta dal ministro Letizia Moratti (nella foto). Potrebbe perché, prima di allora, dovrà essere risolto il «nodo» sollevato da Ccd-Cdu sulla possibilità di ricorrere alla delega, scelta che nella maggioranza non trova tutti d'accordo. Così se ieri sembrava risolto il problema della scolarizzazione anticipata a 5 anni e 10 mesi — cosa possibile, comunque, anche oggi — quello della delega resta sul cammino della maggioranza come un «macigno», parola di Giovanni Manzini, responsabile scuola della Margherita.
La Lega ha risposto agli alleati di governo sulla delega affermando che non si tratta di un'espropriazione dei poteri del Parlamento, ma è chiaro che la discussione resta aperta. Nel frattempo continuano gli incontri e gli aggiustamenti. Ieri è toccato al senatore Giuseppe Valditara precisare che l'educazione fisica non sarà abolita, ma anzi potenziata e trasformata in educazione allo sport.
E sempre il responsabile scuola di An ha tenuto a precisare che l'impianto che si avvia ad essere approvato accoglie appieno le richieste del suo partito anche per quanto concerne il potenziamento delle medie che devono fornire agli alunni un'adeguata preparazione per l'avvio agli istituti secondari.
Eppure, nonostante le precisazioni e le trattative, il quadro appare ancora confuso. Ad alimentare le polemiche la netta presa di posizione della Cisl che invita ad una campagna nazionale, via fax, lettere e-mail indirizzati al ministero, contro la prescolarizzazione dei più piccoli. Mentre da parte sua la Uil invita ad un confronto più sereno e meno ideologizzato.
Una buona notizia arriva, infine, dal ministero che garantisce la fornitura di un computer ad ognuno dei 65mila docenti neo assunti interessati alla formazione in servizio. E, sempre dal ministero, è partita una circolare perché tutte le scuole italiane celebrino, il 26 gennaio, la giornata della memoria che ricorda le vittime del nazismo.

Silvia Mastrantonio


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