SCUOLA, ECCO LA RIFORMA CONTESTATA

(INN) Dodici anni di SCUOLA contro i tredici attuali, addio ai tre maestri e ai moduli nelle scuole elementari, prima scelta per il proprio futuro scolastico fra licei e scuole professionali a 12 anni e poi conferma definitiva a 14, obbligo di studiare fino a 18 anni. Sono questi i punti principali della riforma scolastica elaborata dalla Commissione Bertagna e illustrata agli Stati Generali della SCUOLA, che si sono aperti oggi al Palazzo dei Congressi di Roma.
I dodici anni d'ISTRUZIONE previsti per ogni studente saranno così suddivisi: tre anni di SCUOLA materna, che sono sì facoltativi, ma a chi li frequenta potrà essere abbuonato uno degli otto anni seguenti; cinque anni di elementari e tre di medie inferiori, suddivisi in quattro cicli didattici biennali; quattro anni di superiori. In quest'ultima fase, lo studente potrà proseguire gli studi al liceo, scegliendo tra vari indirizzi - classico, scientifico, tecnico, economico, umanistico, linguistico, artistico e musicale - oppure negli istituti di formazione professionale, che potranno durare quattro o tre anni. La scelta tra i due canali ' ISTRUZIONE e formazione ' va fatta a 14 anni; avranno comunque lo stesso valore, infatti anche le scuole professionali garantiranno l'accesso al diploma e all'università.
Per l'orario la riforma prevede 25 ore settimanali di lezione suddivise in 33 settimane l'anno, più 300 ore che saranno però facoltative. Il tempo pieno sarà possibile solo a pagamento. Inoltre il voto in condotta tornerà a incidere sulla media scolastica e l'educazione fisica sembra destinata a sparire nel ciclo elementari-medie. Cambia nuovamente anche la maturità: tutti i membri delle commissioni saranno interni, escluso il presidente. Gli studenti sosterranno tre scritti, mentre la prova orale sarà su materie a richiesta del candidato.