Edscuola Board

Subject  :  Sanità, scuola e polizia locale Tutto alle Regioni
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  14 Dec, 2001 on 19:13
da Il Resto del Carlino

Sanità, scuola e polizia locale Tutto alle Regioni

ROMA — «Ora cambia tutto: l'Italia diventerà uno stato federale», scandisce Umberto Bossi uscendo da Palazzo Chigi. «Abbiamo mantenuto gli impegni presi, sono molto felice», rilancia Berlusconi appena arrivato a Meise, in Belgio. A far da ponte a queste dichiarazioni, il varo della devolution.
Il governo approva il progetto leghista, light nella forma — un solo comma che s'innesta sull'articolo 117 della Costituzione già riformato dal centrosinistra — ma «pesante» nella sostanza per dirla con Francesco Speroni, capogabinetto del ministro delle Riforme, visto che affida alle Regioni la competenza esclusiva su sanità, scuola e polizia locale.
Ora la parola passa ai governatori: entro tre settimane devono dare il loro parere. «Non vincolante», precisa Bossi.
Poi, il testo tornerà in consiglio dei ministri e, dopo il visto del capo dello Stato, planerà in Parlamento per la duplice lettura prevista dalla Costituzione per le leggi di modifica. «Entro la fine dell'inverno ci sarà il primo passaggio alle Camere», assicura Bossi.
Ma il centrosinistra promette battaglia: «E' un progetto grave e pericoloso, ci batteremo perché venga rispettata la volontà popolare che ha sancito il successo del nostro federalismo».
Dopo un tira e molla di quattro mesi, scatta la devolution leghista. Anche se il testo viene dimezzato: come chiesto da Ciampi, sparisce la parte che avrebbe eliminato dalla potestà legislativa delle Regioni i vincoli derivanti dell'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali. «Berlusconi mantiene i patti: d'altra parte una modifica degli accordi elettorali farebbe saltare l'esecutivo», puntualizza Bossi.
Il testo prevede che le Regioni possono autonomamente varare leggi 1) sull'assistenza e organizzazione sanitaria di ospedali pubblici, privati e Asl; 2) sull'organizzazione scolastica e degli istituti, compresa la gestione del corpo docente, gli orari e le materie 3) sulla polizia locale. Su quest'ultimo punto resta lo scontro dentro e fuori il governo. Il ministro degli Interni Scajola mette paletti: non è corretto parlare di polizia regionale, anche in un'ottica federalista, spiega.
La Lega, con Speroni, insiste: «Puntiamo alla polizia come esiste negli Stati federali». E per il presidente della Conferenza delle regioni Ghigo (Fi) «Bisogna affrontare più compiutamente il tema». A tagliare la testa al toro, il ministro degli Affari regionali La Loggia: «Una legge specificherà il contenuto». Ma Bossi va più in là: «E' l'inizio di un processo che non può essere fermato. Controbilancia certi poteri esterni che vorebbero attrarre le regioni in Europa svuotando lo stato-nazione».
La seconda tranche, che deve modificare il titolo V della Costituzione già riformulato dal centrosinistra, dopo le polemiche è stata stralciata e farà parte di un altro disegno di legge che dovrebbe essere presentato a inizio anno.
Nel frattempo, il centrodestra applaude. E con il premier attacca l'opposizione: «In Parlamento dovremo verificare quali sono le situazioni introdotte dalla frettolosa riforma del centrosinistra. Verificheremo con le Regioni cosa è più saggio modificare».
Ma l'Ulivo è pronto alla controffensiva. Rutelli: «Hanno varato una proposta modesta e pericolosa, perché divide l'Italia su due questioni fondamentali come sanità e scuola». E Fassino rincara: «Bisognerebbe piuttosto applicare la nostra riforma che, probabilmente, Bossi non ha mai letto».

di Antonella Coppari


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com

Powered by UltraBoard 2000 <www.ub2k.com>