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Subject  :  A Saronno il «movimento» assedia la scuola delle Orsoline
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  07 Dec, 2001 on 00:49
da Avvenire
Giovedi 06 Dicembre 2001

IL CASO Gli studenti «antagonisti» contestano il buono-scuola lombardo
A Saronno il «movimento» assedia la scuola delle Orsoline

Angelo Picariello

Milano. I buoni scuola della Lombardia per loro non sono buoni affatto, per cui hanno deciso di non starsene buoni, ma di protestare. Si auto-definiscono «studenti del movimento». Quali studenti e quale movimento non si capisce bene, in compenso dicono chiaro con chi ce l'hanno, con la «minestra» Moratti, con la «scuola privata che rapina soldi alla pubblica», e soprattutto con «la scuola più vampira della provincia» che a loro dire sarebbe, nel Varesotto, l'istituto delle suore Orsoline a Saronno, dove il «movimento» si dà appuntamento, stamattina, per una «giornata regionale di disobbedienza civile». Studenti contro altri studenti, insomma. Ma «pacifisti». Che attaccano il ministro - anzi la «minestra» - colpevole di «farci pagare anche i massacri in Afghanistan».
Fanno i conti, parlano di 499 buoni, per una «rapina di oltre un miliardo». «Non so dove prendano questi dati - dice suor Maria Pia Rolando, rettrice dell'istituto Orsoline di San Carlo -, noi non vedremo una lira. I buoni scuola vanno alle famiglie, per evitare che paghino due volte. Da noi - spiega - l'istruzione costa circa 5 milioni e mezzo ad allievo, molto meno dei 9 che in media costa nella scuola statale. I buoni risarciscono del 25% questi costi che ingiustamente le famiglie che scelgono la nostra scuola debbono sopportare in più, e siccome il tetto di reddito è molto ampio, 60 milioni pro-capite, credo che ci rientrino quasi tutti i nostri studenti». Che sono circa 800, fra materne (comunali), elementari, medie, e superiori, liceo socio-pedagogico, scientifico-economico, scientifico-linguistico, e progetto «Egeria» per tecnici di servizi sociali. «Forse è proprio il numero di famiglie che scelgono la nostra scuola, nonostante le condizioni di disparità in cui operiamo, a concentrare l'attenzione contro di noi. La retta, infatti, proprio grazie al numero di iscritti, riusciamo a tenerla piuttosto bassa». La protesta di oggi ha un precedente, due anni fa: «Quella volta era però su scala comunale, volarono anche uova marcia verso le nostre finestre. Stavolta invece il concentramento è regionale, confesso che siamo preoccupati. Abbiamo avvertito Questura e Carabinieri, perché non intendiamo rinunciare a fare lezione, sarebbe come darla vinta a loro. Non abbiamo niente da nascondere, abbiamo invitato anche la stampa e denunceremo per diffamazione chi parla di "rapina" e "scuola vampira"».
Quella che sarebbe «la scuola di ricchi» di Saronno è invece scelta da famiglie di varia estrazione, alcune con minori possibilità sono aiutate con borse di studio stanziate dal consiglio d'istituto. Nove portatori di handicap frequentano i corsi con l'aiuto di insegnanti di sostegno pagati in gran parte con i fondi della congregazione per precisa scelta delle Orsoline. «Non so perché ce l'hanno con noi - dice la preside Gilda Vago - cercherò di capirlo oggi dagli slogan che grideranno. Credo anch'io però che è per il numero di iscritti. Che è segno, invece, del gradimento delle famiglie per il servizio che diamo. Siamo, certo, preoccupati. Ma sereni. Non abbiamo niente da nascondere. Siamo disposti a spiegarci anche con chi protesta. Ma temo che un preconcetto ideologico ottenenebri le loro menti».

Angelo Picariello


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