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Subject  :  Computer col Dna
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  28 Nov, 2001 on 13:03
da La Stampa
Mercoledì, 28 Novembre 2001

Computer col Dna
Micromacchina superveloce

ROMA Arriva il primo computer molecolare completamente automatico. È incredibilmente piccolo, tanto che milioni di queste macchine microscopiche possono essere contenute in una goccia d´acqua, e funziona in modo completamente autonomo, senza richiedere alcuna forma di controllo da parte dell´uomo. Viene descritto per la prima volta su Nature, nel numero che sarà in edicola oggi. Il nanocomputer è il risultato di un lavoro condotto in collaborazione fra gli Stati Uniti, con l´istituto californiano Scripps, e Israele, con l´istituto Weizmann. La possibilità teorica di realizzare computer di questo tipo era stata dimostrata da tempo, ha detto coordinatore della ricerca, Ehud Shapiro, ma è la prima volta che viene realizzata una macchina completamente automatica. Il programma che la fa funzionare è una sequenza di materiale genetico (Dna) e il suo hardware sono degli enzimi. Rispetto ai tradizionali computer al silicio, le nanomacchine molecolari hanno il vantaggio di poter eseguire moltissime operazioni contemporaneamente. È nato così il pioniere delle nanomacchine biomolecolari, le cui operazioni avevano finora richiesto una lunga serie di reazioni, per ognuna delle quali era indispensabile la supervisione dell´uomo. L´unico requisito irrinunciabile richiesto dalla macchina è, invece, che le istruzioni le siano fornite con un´altissima precisione, dosando il giusto mix molecolare. Dopodichè è in grado di funzionare in un modo completamente autonomo e nell´arco di un´ora elabora le informazioni ricevute, elaborando come risposta nuove sequenze di Dna. La strada da fare prima di utilizzare queste macchine nei laboratori è ancora molto lunga, ma secondo gli esperti ci sono ottime speranze che in futuro questi biocomputer invisibili vengano utilizzari per andare a alla ricerca di sequenze di Dna all´interno delle grandi biblioteche del genoma, oppure per controllare la sintesi di nuovi farmaci.

r. cri.


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