Il sottosegretario Possa replica alle critiche della Levi Montalcini. «Più risorse alle Università»

«Ricerca scientifica, nessun taglio ai finanziamenti»

MILANO - «Nessun taglio ai finanziamenti per la ricerca italiana». Il viceministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca Guido Possa risponde alle critiche sollevate nei giorni scorsi dal mondo scientifico (tra cui il Nobel e senatore Rita Levi Montalcini) per possibili decurtazioni alle già povere risorse disponibili, citando le cifre previste per il 2002 dalla Finanziaria. «Se guardiamo alle disponibilità del 2001 per la ricerca pubblica - dice Possa - si vede che sono rimaste le stesse: circa 13.500 miliardi, corrispondenti allo 0,6% del prodotto interno lordo». Nessun arretramento, ma nemmeno passi avanti: neanche per coprire l’inflazione. Per il viceministro, l’obiettivo che il governo si pone «è di arrivare ad una spesa per la ricerca pubblica dell’1% del Pil nell’arco dei 5 anni della legislatura». «Riguardo alle risorse destinate all’Università - prosegue il viceministro - abbiamo una crescita di 160 miliardi in termini di competenze, ma se guardiamo al bilancio di cassa ci saranno 2.600 miliardi in più rispetto all’anno in corso». Per la quota destinata ad enti e istituzioni di ricerca (come Cnr, Asi e Infn), non c’è variazione, si rimane intorno ai 3.500 miliardi. «Lo stesso accade - dice Possa - per la ricerca nei diversi ministeri e i fondi per la ricerca industriale». Tra questi c’è il Fondo agevolazione ricerca (Far) che prevedeva per il 2002 un finanziamento di 420 milioni di euro (circa 800 miliardi) inferiore ai 622 milioni del 2001. Per il Fondo investimenti ricerca di base (Firb) restano i 730 miliardi varati dal governo Amato per il biennio 2001-2002. Altri 150 miliardi sono destinati a contratti per il «rientro dei cervelli» italiani all’estero e l’ingresso di ricercatori stranieri. Infine, per Possa occorre concentrarsi sulla ricerca privata, che in Italia è contenuta allo 0,4% del Pil.

G. Cap.