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Subject  :  Modifiche alla Finanziaria o sarà sciopero
Author  :  edscuola redazione@edscuola.com
Date  :  10 Oct, 2001 on 18:17
da Il Sole 24 Ore
10 ottobre 2001

Modifiche alla Finanziaria o sarà sciopero
Contratto Scuola, aut aut sindacale


ROMA . Sciopero nella scuola, se non cambia la Finanziaria, I sindacati di categoria, al termine dell'incontro di ieri con il ministro dell'istruzione, Letizia Moratti, danno una settimana di tempo al Governo. Martedì prossimo ci sarà un nuovo round con il ministro e,
dicono le confederazioni, se non ci saranno «risposte soddisfacenti», scatterà lo sciopero generale.
Sul versante economico, la Finanziaria 2002 prevede un incremento di oltre 108 milioni di euro (pari a 210 miliardi di lire) per la «riqualificazione della professionalità docente», uno stanziamento che Cgil, Cisl e Uil, Snals e Gilda giudicano «totalmente insufficiente». Ma sarà molto difficile che le voci finanziarie siano modificate. Qualche spiraglio, invece, potrebbe esserci sul fronte della normativa.
Al centro delle polemiche è l'articolo 13 della Finanziaria, che prevede l'aumento li-no a 24 ore dell'orario di lezione per gli insegnanti e l'abolizione delle nomine di supplenza temporanee per le assenze fino a 30 giorni.
«Confermiamo un giudizio negativo sull'impianto complessivo della Finanziaria - ha detto il segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini - o c'è la ragionevolezza di cambiare rotta, oppure sarà sciopero». Anche per il segretario generale della Cisl scuola, Daniela
Colturani, «se non si avrà un riscontro alle aperture che oggi il ministro in qualche modo ha fatto sulle norme specifiche che attengono la scuola, e che a nostro avviso sconvolgono l'organizzazione del lavoro, andremo sicuramente a iniziative di lotta». Resta - ha aggiunto Colturani -«una sospensione del giudizio per questi giorni, anche se
sulla Finanziaria pesa già un giudizio complessivamente negativo». «L'incontro di martedì prossimo - ha detto il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna -deve portare a emendamenti alla legge, finanziaria. Le norme previste dall'articolo 13 sono
inaccettabili e anche ingestibili nell'organizzazione del lavoro scolastico». Di Menna ha confermato che sarà mantenuto lo stato di mobilitazione della categoria.
«Non è possibile accettare la pretesa di contenere ancora di più la spesa per l'istruzione - ha detto Fedele Ricciato, leader dello Snals - riducendo gli organici, aumentando l'impegno orario, cancellando di fatto l'istituto delle supplenze medio-brevi e intervenendo in maniera disorganica sulla normativa che regolamenta gli esami di Stato.
L'incontro di oggi (ieri per chi legge) è stato deludente». Alla riunione ha partecipato anche il leader della Gilda degli insegnanti, Alessandro Ameli, che ha rilevato «un'apertura da parte del ministro: non c'è un irrigidimento rispetto alle posizioni espresse in
Finanziaria, e sull'articolo 13 il ministro si è dichiarato disponibile a un tavolo di confronto per la sua revisione o, addirittura, per la sua cancellazione». Ameli ha fatto sapere che il Governo ha intenzione di arrivare, in tempi brevi, all'istituzione di un'area contrattuale
separata per i docenti.

M.Luo.


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